Commissione provinciale Ponte, al via ai lavori. L’obiettivo è dare risposte ai cittadini: idea numero verde

Mentre a Palazzo Zanca “salta” la Commissione in virtù del mancato accordo politico sulla presidenza, dopo l’insediamento della scorsa settimana si è tenuta oggi la prima seduta della commissione provinciale speciale di studio sulla questione Ponte sullo Stretto di Messina. Una commissione che, su proposta del presidente Pino Galluzzo, accolta dal resto dei componenti della stessa, si riunirà con cadenza bisettimanale per discutere in maniera separata non solo della costruzione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria, ma anche di tutto ciò che riguarda la mobilità nello Stretto, il trasporto marittimo pubblico e privato, sia civile che commerciale.

“Solleciteremo una modifica dello statuto per ciò che concerne la commissione che dovrebbe costituirsi al Comune di Messina – spiega Galluzzo -, affinché anche in quella sede si discuta di trasporti marittimi pubblici e privati, pendolarismo e tutto ciò che riguarda l’area dello Stretto. E’ importante lavorare in sinergia”. E proprio in questa direzione, già dalla prossima seduta della commissione provinciale che si terrà venerdì 4 settembre, all’ordine del giorno verrà inserito lo studio della situazione attuale dei trasporti, la dismissione di Rfi, il passaggio definitivo del traffico sullo scalo di Tremestieri, i problemi dei pendolari, il rapporto pubblico-privato.

“Avvieremo tutta una serie di contatti con soggetti ed istituzioni che hanno potere decisionale in questo settore – ha continuato il presidente Galluzzo – così come per ciò che riguarda il Ponte”. Già, la grande opera. La commissione, pur non avendo la possibilità di decidere nulla circa l’eventuale costruzione, si pone obiettivi precisi, finalizzati soprattutto a dare risposte ai cittadini. “Non mi accontento di un confronto interno – rincara ancora Galluzzo -, dobbiamo studiare tutto il materiale informativo sui lavori, conoscere i dettagli per metterci a servizio della gente”. Tra le idee, la costituzione di un numero verde per rispondere alle domande della popolazione, soprattutto di quella residente nelle zone di Torre Faro e Ganzirri. “Dovremo valutare fino in fondo i riflessi sul territorio, capendo quale sono le aree che potrebbero essere interessate e le case che verranno abbattute – ha sottolineato il componente dell’Udc Stefano Mazzeo. Manca completamente l’aspetto informativo, ruolo che potremmo in parte assumere noi”.

Infine una precisazione sull’aspetto economico. La Commissione speciale non garantirà ai componenti un gettone aggiuntivo, ma un normale compenso pari alla partecipazione ad una qualsiasi delle altre sei commissioni esistenti, i cui compensi sono soggetti al limite massimo raggiungibile facente riferimento alla normativa regionale. “Comunque era giusto che l’Ente si dotasse di questo organo – conclude il presidente Galluzzo – considerando che commissioni di questo tipo sono già esistenti a Palermo e a Catania”. Vedi in basso tutti gli articoli correlati

Emanuele Rigano