Nell’attesa di una schiarita, da tutti attesa ma da nessuno concretizzata, continua il braccio di ferro tra il Pdl (e l’Udc) e il governatore Raffaele Lombardo sulla crisi regionale. Il botta e risposta è proseguito in questi termini: a Roma i senatori del Pdl hanno chiesto formalmente l’iter accelerato per l’approvazione del disegno di legge costituzionale sulla cosiddetta “sfiducia costruttiva”, quella cioè che consentirebbe all’Ars di mandare a casa Lombardo rimanendo, però, in carica. Questo mentre i vertici nazionali e regionali del Pdl e quelli dell’Udc chiedevano per l’ennesima volta al presidente della Regione di azzerare la giunta e ricominciare da capo.
Lombardo per tutta risposta ha convocato la sua nuova giunta per le 20 e ha assegnato le prime deleghe, confermando, semmai ce ne fosse bisogno, che lui sui suoi passi non torna, spalleggiato dal dissidente “principe” del Pdl, Gianfranco Miccichè, che addirittura nel pomeriggio aveva parlato di «partito inadeguato». Assessori confermati, dunque, rimangono solo tre posti liberi, che verranno assegnati, a questo punto, solo dopo l’annunciato faccia a faccia tra Lombardo e il premier Silvio Berlusconi, che potrebbe anche slittare alla settimana prossima.
Le deleghe, dicevamo. In realtà ne sono state assegnate solo otto su nove, in quanto il giudice Caterina Chinnici è in attesa del nulla osta da parte del Csm. Ecco gli incarichi: ai “politici” che facevano parte anche della prima giunta sono state confermate le rispettive deleghe: e dunque il Bilancio a Michele Cimino, il Turismo a Titti Bufardeci, i Lavori pubblici a Luigi Gentile (i tre “sospesi” del Pdl), la Cooperazione a Giovanni Di Mauro e Territorio e Ambiente a Giuseppe Sorbello (i due dell’Mpa). Confermata, ovviamente, anche la Sanità a Massimo Russo. Ai due volti nuovi della giunta Lombardo, Gaetano Armao e Marco Venturi, vanno rispettivamente la Presidenza (con competenze anche su Protezione civile e Beni culturali) e l’Industria.
Lombardo ha deciso anche di circondarsi di quattro nuovi capi di gabinetto, tutti di fiducia: si tratta di Cosimo Aiello (Lavoro), Francesca Chinnici (Territorio), sorella del magistrato, Salvatore Sammartano (Agricoltura) e Sergio Gelardi (Beni culturali).