L’on. Fortunato Romano (Mpa) presenta all’Assemblea Regionale un disegno di legge a firma propria circa “Norme in materia di promozione delle Associazioni presenti nel territorio regionale nella formazione dei cittadini alla vita pubblica”. Un’iniziativa parlamentare da tempo programmata che ha voluto accogliere le molteplici aspettative del mondo delle associazioni nell’ambito della promozione sociale.
Con il Disegno di Legge, Romano intende andare incontro al mondo dell’associazionismo e del Terzo Settore, coinvolgendo i diversi attori sociali nell’elaborazione di progetti formativi, percorsi di inclusione sociale e valorizzazione dei percorsi delle associazioni, la cui presenza nel territorio è spesso suppletiva ai servizi pubblici.
“E’ convinzione comune – scrive Romano – che di fronte alla crisi sociale ed economica del nostro tempo, nel nostro Paese si ritarda la partecipazione responsabile dei cittadini alla vita pubblica. Inoltre – afferma il deputato regionale – le numerose tensioni sociali e l’assenza di politiche a favore delle famiglie e delle nuove generazioni, trovano, nel divario crescente tra le diverse aree del Paese, le fatiche di una comunità civile sempre più disarticolata e divisa dalle contrapposizioni ideologiche lesive dell’unità nazionale che eludono l’altra vera emergenza nazionale: il mancato sviluppo del Mezzogiorno”.
Con riferimento all’ultimo documento della CEI sul Mezzogiorno, Fortunato Romano presenta il testo del ddl, sottolineando di come “la scelta coraggiosa, di cui la classe politica deve rendersi protagonista, deve avere come scopo primario, la valorizzazione dei “corpi intermedi” e il supporto politico di iniziative concrete a favore dell’associazionismo regionale, sul piano sociale, formativo e culturale”.
Il Disegno di legge, incentiva nello specifico i “progetti di educazione civica e di formazione sociale” delle “Associazioni di promozione sociale” di cui alla legge n.383 del 7 dicembre 2000, delle “Associazioni di volontariato” di cui alla legge n.266 del 11 agosto 1991 e delle “Onlus” di cui al Decreto Legislativo 4 dicembre 1997, n. 460, attraverso l’istituzione di un Albo regionale delle Associazioni.
Sono ritenute d’interesse particolare le iniziative promosse dalle associazioni che avranno firmato un Protocollo di Legalità e che siano dotati di un codice etico da dichiarare nella documentazione richiesta per accedere ai benefici di legge, in cui siano messi in chiaro: la volontà di favorire percorsi di orientamento, inclusione sociale, crescita umana, civile e formativa delle giovani generazioni sulle tematiche della cittadinanza; l’intenzione di contrastare ogni forma di riduzione dei diritti e forme di programmazione partecipata; promozione del contesto territoriale attraverso la propria attività sociale e formativa; conoscenza da parte dei propri aderenti del mondo dell’associazionismo e della cooperazione.
In attesa dell’approvazione da parte dell’Ars, Romano si dice comunque convinto che “la rete di associazioni, insieme all’azione parlamentare che l’Assemblea Regionale saprà darsi, anche dietro lo strumento costituitosi dell’Intergruppo Famiglia e Sussidiarietà, diventerà volano economico-sociale alla pari di qualsiasi altro intervento di supporto alla libera iniziativa”.
LETIZIA SALVO