Dopo dodici ore di consiglio comunale, continua il pasticcio dei revisori dei conti

I revisori dei conti ci sono… e non ci sono. Sembra paradossale, ma dopo circa dodici ore di consiglio comunale, il rebus non è stato ancora sciolto. Dopo dodici ore di sospensioni chilometriche, interventi fiume, emendamenti strumentali e non (oltre trenta), caffè, bicchierini e cornetti, l’aula ha sì eletto il nuovo collegio, che vede Roberto Aricò, espressione del Pdl, presidente, e Domenico Donato e Domenico Maesano componenti (indicazione l’uno del Pd e l’altro dell’Udc), ma non ha votato ancora la delibera che la legittima. Dopo l’elezione a scrutinio segreto, infatti, il consiglio deve approvare la delibera con la quale, di fatto, si proclamano i nuovi revisori,

Ed è a questo punto che la vera opposizione di Palazzo Zanca, i “brigugliani” Nello Pergolizzi e Pippo Trischitta, sono usciti dal cavallo di Troia e hanno tirato fuori il colpo di scena: carte alla mano, secondo i due consiglieri che, lo ricordiamo, sono stati eletti nel Pdl, Roberto Aricò è ineleggibile. Questo perché, per farla breve, ha in corso un contenzioso col Comune, quel contenzioso che ha portato alla ordinanza con la quale il Tar ha sospeso la vecchia votazione del collegio dei revisori, quella datata 10 marzo segnata dal “golpe” di “pierini” e opposizione.

Sulla materia dovrà pronunciarsi il neo segretario generale Santino Alligo, che ha chiesto un po’ di tempo prima di dare una indicazione. Mai avrebbe pensato di trovarsi subito tra le mani questa patata bollente, dalla quale, in ultima analisi, potrebbero scaturire commissariamento del consiglio e, addirittura, scioglimento anticipato dello stesso.