Dubbi e proposte sul progetto Stu Tirone. Sottoscritto un documento da alcuni consiglieri comunali

La sezione di Messina di Italia Nostra Onlus propone per domani una “passeggiata guidata” nell’ antico quartiere del Tirone, dalle mura di Carlo v alla scalinata S. Barbara (appuntamento in via Degli Angeli, alle spalle della chiesa del Carmine). A guidare il “viaggio” gli architetti Annunziata Maria Oteri e Fabio Todesco, e le professoresse Germana Giallombardo e Annalisa Raffa. «Scopriremo nel cuore della città, angoli inconsueti e piccoli luoghi nascosti che conservano un sapore genuino e un’ atmosfera semplice e segreta, ad un passo dal traffico e dal caos che quotidianamente ci invade – afferma la presidente Antonietta Mondello Signorino -. E’ un ‘ occasione da non perdere che ci consentirà di accostarci ad un luogo, certamente degradato e sfigurato per l’ incuria degli uomini, ma che conserva radure di memoria e dove respira quel Genius loci che custodisce l’ anima della nostra terra, per recuperare e salvare brandelli della nostra storia il nostro volto e la nostra identità.

Intanto ieri un gruppo di consiglieri comunali ha sottoscritto e protocollato un ordine del giorno relativo alle problematiche inerenti la riqualificazione del territorio comunale messinese, con riferimento al progetto dello STU – Tirone. Nel documento si evidenziano rilevanti questioni, quali ad esempio l’uso delle “varianti “ in deroga al PRG, che, dovrebbero costituire l’eccezione e non la regola nella gestione del territorio, evitando così di stravolgere la programmazione della città definita dagli strumenti di pianificazione, o lo sbilanciamento della composizione societaria, come dimostra l’elenco dei Soci della STU, che sono il Comune per il 30 per cento mentre il rimanente 70 per cento se lo dividono tra diverse società i privati.

Sono state altresì rappresentate le priorità cui secondo i firmatari è necessario dare preminenza per tale realizzazione, rispetto a ciò che non trova condivisione nell’immaginario di una riqualificazione di utilità collettiva. «Dichiarando le proprie legittime perplessità sulle opere faraoniche previste nel progetto STU, quali il grattacielo di 15 piani ed il centro commerciale a ridosso delle mura cinquecentesche – spiega il capogruppo dell’Mpa, Sebastiano Tamà -, si è invece evidenziata l’utilità del recupero della scalinata Sergi e S. Barbara, del palazzo degli Elefanti, della piazza del Popolo e della riapertura della galleria S. Marta, riducendo quindi nel contempo gli impatti volumetrici delle opere previste. Al contempo, oltre alle preoccupazioni per il caos più totale in cui si ritroverebbe il traffico automobilistico nel centro città, si è espressa preoccupazione nel comprendere se effettivamente esista o sia stato mai predisposto uno specifico studio comprovante le vulnerabilità sismiche della zona del Tirone con le dovute microzonizzazione dell’area interessata visti i continui movimenti del terreno della sovrastante collina di Montepiselli».

L’Ordine del Giorno si conclude con la proposta di impegno nei confronti del Sindaco del Comune di Messina, per attivarsi immediatamente per la verifica delle progettualità connesse alla realizzazione dello STU – Tirone, in merito all’impatto ambientale ed alle criticità idrogeologiche della collina di Montepiselli, del viale Italia e del quartiere del Tirone, al fine di valutare, nell’interesse pubblico, qualora questo progetto di riqualificazione non corrisponda effettivamente alle logiche della convenienza sociale e cittadina, l’eventuale adeguamento e rimodulazione dello stesso.

L’ordine del giorno è stato sottoscritto, oltre che da Tamà, dai consiglieri Burrascano, Restuccia, Capurro, Cilento, Calabrò, Caprì, Crifò, Serra, Cocivera, Carreri, Vaccarino, Barrile e Pergolizzi Sebastiano.