A seguito dell’insediamento avvenuto nel febbraio 2006, l’attuale Consiglio d’Amministrazione dell’Ente di Sviluppo Agricolo presieduto dal dott. Roberto Materia, si è attivato per ridare all’Ente, nei limiti delle possibilità offerte dall’attuale statuto, le competenze proprie di un ente strumentale a sostegno dell’agricoltura, malgrado le limitate risorse finanziarie regionali e le innumerevoli difficoltà gestionali (retaggio del passato).
Questo impegno ha portato attraverso un oculato indirizzo amministrativo a poter redigere un bilancio 2008 in pareggio e in aderenza con le direttive regionali e nel rispetto delle vigenti disposizioni legislative.
Per quanto riguarda il bilancio previsionale 2009, a causa del ridotto contributo finanziario della Regione, passato da 26.000.000 di euro nel 2008 a 23.000.000 di euro attuali, ha necessità di un ulteriore contributo finanziario integrativo; la giunta di Governo ha accolto la richiesta formulata e quindi l’Ente è in attesa che venga approvata, con legge, dall’assemblea Regionale; ciò darà all’Ente la possibilità, anche per l’anno in corso, di pareggiare la propria contabilità.
Ma l’azione del CdA non è stata solamente rivolta all’organizzazione ed economicità dei servizi bensì soprattutto al rilancio dell’Ente stesso.
Come ha riconosciuto il neo assessore Regionale, On. Cimino, l’Ente ha peculiarità uniche ed è il solo ente strumentale dell’Assessorato all’Agricoltura e Foreste; questo riconoscimento ha spinto l’Amministrazione ad attivarsi verso un effettivo rilancio, una rivisitazione, oramai improcrastinabile, dei propri compiti istituzionali sanciti con la L. R. 21/65.
Nelle more delle superiori determinazioni, l’Amministrazione in carica ha intrapreso importanti iniziative; al fine di dare concrete risposte alle innumerevoli richieste di intervento inoltrate dalle amministrazioni locali, ha, infatti, predisposto un nuovo piano di viabilità rurale; ciò dovrebbe mettere l’Ente nelle condizioni di poter ottenere finanziamenti sia dal PSR 2007/2013, che dalla erogazione dei fondi FAS recentemente, e finalmente, assegnati alla Regione Siciliana.
È stato redatto dagli uffici tecnici il progetto di massima per il recupero di numerosi borghi rurali di proprietà dell’ente. L
‘idea progettuale dei borghi, e l’obiettivo fondamentale, consiste nel costituire il volano di sviluppo per il campo eno-gastronomico, per l’agriturismo, per il turismo equestre e per qualunque altra attività legata all’agricoltura.
Per quest’ultima iniziativa il Presidente, Materia, ritiene indispensabile, prima di procedere alla fase esecutiva, promuovere, in sintonia con la Presidenza della Regione con l’Assessorato all’Agricoltura, un convegno a carattere nazionale ed internazionale, da tenersi nel mese in corso, per definire gli apporti finanziari pubblici e per attrarre e coinvolgere gli imprenditori del settore che, inevitabilmente, dovranno partecipare attivamente con i progetti di finanza.
Passando poi ad un’analisi della biofabbrica di Ramacca, unica per il suo genere nel Mezzogiorno; importante è ricordare che sono stati già prodotti più di 100 milioni di insetti utili che vengono distribuiti agli operatori agricoli grazie all’attività promozionale delle sedi periferiche dell’Ente (SOPAT).
Questa importante attività deve opportunamente essere attenzionata, viste le numerosissime richieste che quotidianamente pervengono all’Ente per cui sarebbe auspicabile prevedere nuovi impulsi finanziari al fine di incrementare la produzione.
Particolare attenzione merita anche la valorizzazione del patrimonio che il CdA dell’Ente, nei diciotto mesi che rimangono alla fine del mandato, vuole realizzare mettendo a reddito il proprio patrimonio immobiliare al fine di garantire all’Ente ulteriori entrate che possano essere reinvestite in servizi e strutture al servizio dell’agricoltura. Una importante attività istituzionale è rappresentata dal servizio creditizio del Fondo di Rotazione, il Fondo, grazie ad una attenta attività di riscossione, vanta oggi un attivo pari a 4 milioni di euro che dovrebbero immediatamente essere messi a disposizione del comparto produttivo tramite una nuova regolamentazione che faciliti l’accesso al credito e che contestualmente non comporti una qualsivoglia concorrenza sleale al sistema bancario. Il servizio creditizio fornito dal Fondo di rotazione deve essere per gli imprenditori agricoli una immediata boccata di ossigeno in un momento di contingenza economica difficile.
Un notevole aiuto agli imprenditori agricoli viene dall’attività del Servizio Assistenza Tecnica che indubbiamente rappresenta il cuore tecnico-amministrativo dell’Ente; tramite le sedi periferiche copre un terzo del territorio siciliano , assiste gli imprenditori agricoli con competenza e professionalità propone nuove iniziative sostiene la ricerca applicata per una agricoltura ad alta tecnologia. L’assistenza tecnica rappresenta sicuramente una vera spinta propulsiva e , grazie alle sue professionalità oggi può proporsi come esempio e indirizzo per l’attività agricola e per tutela dell’ambiente, vantando due laboratori di analisi, accreditati, che forniscono agli imprenditori agricoli risposte concrete in termini di qualità ed efficienza nella considerazione che, in un sistema sempre più globalizzato, solo con l’eccellenza e la tracciabilità dei prodotti si può affrontare una concorrenza sempre più attrezzata.
Di contro però altre attività dell’Ente andrebbero riviste a parere del Presidente, Materia, il quale fa riferimento all’inattualità del Servizio Fondiario che continua a gestire, senza non poche difficoltà, ciò che rimane della riforma agraria. Sarebbe ora, come più volte richiesto dal CdA presieduto dal dott. Materia, che il legislatore ponga fine a ciò; è inattuale e privo di ogni utilità per lo sviluppo agricolo tale attività; la riforma agraria in Sicilia non ha apportato una solida crescita economica ed ancor meno uno sviluppo rurale uniforme nel territorio.
Da evidenziare anche la vetustà dei mezzi del Servizio Ricerche Idrogeologiche; il servizio, malgrado le professionalità esistenti, è oggi inattivo per mancanza di investimenti finanziari e per mezzi tecnici non adeguati.
Infine, sarebbe necessario procedere ad una integrale rivisitazione dei compiti istituzionali e delle attività del servizio del Meccanizzazione Agricola.
La rivisitazione, dunque, appare indiscutibilmente correlata all’adozione di misure per una migliore e definitiva utilizzazione del personale stagionale. Il Dott. Materia conclude affermando:”Siamo consci che qualunque iniziativa governativa riguardante il settore agricolo implica una riorganizzazione delle numerose strutture territoriali, formatesi in questi ultimi anni, che passa attraverso una rimodulazione di questo ente, con l’assegnatario di nuovi compiti istituzionali in sintonia con le esigenze del territorio.
Questo CdA ha proposto al precedente Governo Regionale un progetto per la riorganizzazione funzionale dei ruoli e delle attività dell’Ente, che vanno dalle necessarie dismissioni alle nuove competenze. Sono sicuro – continua il Presidente – che quanto evidenziato rientri tra le priorità dell’attività di Governo, per cui attendiamo fiduciosi le necessarie determinazioni politiche affinchè si possano univocamente definire i compiti dell’Ente e possano essere risolte quelle incongruenze che riguardano il personale di ruolo dell’Ente, sia comparto che dirigenza”.