Fazio (Pdl) propone: «Basta col messo, si utilizzi la posta elettronica»

Si può rinviare una seduta di consiglio comunale, peraltro di importanza cruciale, perché “un messo del Comune” non ha consegnato la convocazione a domicilio ad alcuni consiglieri? Può avvenire questo nel 2009, nell’era in cui un cinese, un canadese e un messinese possono comunicare tra loro in tempo reale grazie a internet? Sì, può succedere, ed è accaduto proprio ieri sera a Palazzo Zanca.

Il regolamento del consiglio comunale, all’articolo 6 comma 9, è del resto chiarissimo: “L’avviso di convocazione del Consiglio, con l’ordine del giorno, deve essere consegnato al domicilio eletto del Consigliere, a mezzo di un messo comunale”. E al comma 10 aggiunge: “Il messo rimette le dichiarazioni di avvenuta consegna, contenenti l’indicazione del giorno e dell’ora in cui la stessa è stata effettuata e la firma del ricevente”. Ecco perché Antonio Fazio (nella foto), consigliere del Pdl, intende dare una svolta e subito, con una proposta di delibera.

«La modalità di recapito dell’avviso di convocazione – afferma – appare ormai obsoleta, atteso che, nell’attuale era digitale, esistono mezzi di comunicazione, che, pur mantenendo gli stessi standard di sicurezza, sono molto più veloci ed economici. L’utilizzo della posta elettronica, infatti, permette non solo un’efficacia pari alla notifica attraverso il messo comunale, ma anche tempi di esecuzione ridottissimi e costi infinitesimali»

«Appare opportuno – aggiunge Fazio – l’uso di sistemi telematici, al fine di ridurre non solo i tempi, ma soprattutto abbattere i costi, poiché il ricorso al messo comunale sotto entrambi i profili appare certamente più dispendioso. Tra l’altro, alcune delle riforme della Pubblica Amministrazione degli ultimi anni sono dirette a contenere le spese, anche sotto forma della riduzione dell’utilizzo della carta, ed a sviluppare l’utilizzo del canale digitale, e altri Enti Locali hanno già adeguato le proprie regolamentazioni».

Fazio, in definitiva, propone di aggiungere alle modalità di convocazione la «trasmissione a mezzo di posta elettronica al recapito a tal fine indicato dai consiglieri stessi dandone contestuale segnalazione mediante messaggio inoltrato ad idoneo recapito telefonico eventualmente indicato», accertandosi «dell’attestazione di consegna telematica». Basta coi piccioni viaggiatori, signori del Comune. Hanno inventato Internet.