Fiumedinisi. In consiglio comunale si dimette Todaro, subentra Maisano

Gino Totaro ha reso note nel mese decorso le proprie dimissioni da Consigliere comunale di Fiumedinisi, che sono state ufficializzate nella seduta consiliare di lunedì sera. Gli è subentrato Nino Maisano (nella foto), primo dei non eletti, che ha prestato il giuramento di rito e ha pronunciato un breve discorso. applaudito dal resto dei colleghi. “Un saluto affettuoso va a Gino Totaro, che rimane il mio riferimento politico di base insieme a tutti i miei colleghi Consiglieri di minoranza – ha dichiarato Malsano -. Per me è un onore rivestire la carica di consigliere di questo Comune, anche perché in questa terra affondano le mie radici da almeno 4 secoli”.

Malsano ha poi ricordato che l’azione politica come Gruppo di Minoranza è finalizzata allo: sviluppo sostenibile del territorio, che significa: opere infrastrutturali compatibili con la natura dei luoghi, con la cultura della gente e che rispettino un equo rapporto costi/benefici; alla difesa del patrimonio comunale, prima fra tutti il bosco comunale, che rappresenta il riferimento storico, economico, sociale e climatico più importante della nostra comunità. È bene di primaria importanza e valore, che invece di essere dimesso va adeguatamente tutelato; all’incoraggiamento di attività agricole, artigianali, commerciali e di servizi, che siano in armonia con il territorio e con le tradizioni culturali della nostra Comunità; alla riqualificazione del centro storico, nel rispetto dell’originaria struttura, anche per perpetuare il ricordo della capacità e della maestria dei nostri valenti artigiani e della nostra storia: i muri vecchi hanno un’anima che i muri in cemento armato non possono mai avere; al ripopolamento del nostro territorio previa costruzione delle condizioni di vita e di lavoro per l’attuazione del progetto medesimo.

Il capogruppo della minoranza, Francesco Repici, in un breve intervento, ha sintetizzato il pensiero e l’ultra trentennale attività politica di Totaro, che è stata svolta sempre all’insegna dell’onesta, della disponibilità, della lealtà e della trasparenza, ricevendo il consenso unanime del Consiglio.