Giardini Naxos. Contributi economici una tantum a soggetti svantaggiati: l’opposizione vuole chiarezza

Prima, il 16 marzo scorso, un’interrogazione a firma di tutti i componenti del gruppo “Giardini Naxos Bene Comune”. Ora, a distanza di tre mesi, anche il ricorso alla segretaria comunale, Sabrina Ragusa, che nelle scorse ore ha recapitato un documento presentato dall’opposizione in Consiglio comunale, tramite il suo massimo rappresentante Alessandro Costantino, dove quest’ultimo ha chiesto un parere sulla conformità della procedura, seguita dall’Amministrazione comunale naxiota, per l’erogazione dei contributi una tantum. Restano, infatti, forti le perplessità della minoranza in merito alla concessione, da parte di Palazzo dei Naxioti, di somme a soggetti svantaggiati, che – stando a quanto scritto da Costantino e compagni – sono state elargite senza prevedere adeguata pubblicità e trasparenza sull’esistenza di queste misure assistenziali. “Nel marzo scorso – hanno spiegato nella nota i consiglieri – sottolineavamo il fatto che non vi fosse traccia dell’avviso sul sito istituzionale del Comune di Giardini Naxos e non fossero stati affissi appositi avvisi murari. E al riguardo l’assessore ai Servizi sociali, Sandra Sanfilippo, rispondeva, dicendo che la pubblicazione di un apposito bando e di un manifesto per pubblicizzare i contributi, ‘potrebbe essere intesa come una facile possibilità anche per chi non ne ha proprio bisogno, con il conseguente oscurarsi dello stato di disperazione di chi ne ha effettivamente necessità’”. Una risposta che non è piaciuta per niente ad un’opposizione che adesso è pronta anche a presentare un esposto all’Autorità nazionale Anticorruzione, visto che tali parole sembrano cozzare profondamente con il contenuto del Piano triennale di prevenzione della Corruzione e dell’Illegalità 2016/2018, approvato dal Comune nello scorso gennaio. “Nel documento – hanno ancora fatto sapere i membri della minoranza – tutti i procedimenti aventi ad oggetto sovvenzioni, contributi e sussidi a persone fisiche e a persone giuridiche pubbliche e private, prevedono l’adozione di misure di pubblicizzazione della possibilità di accesso alle opportunità pubbliche e dei relativi criteri di scelta”. Cosa che – secondo Antonella Arcidiacono, Angelo Cundari, Mario Sapia e Valentina Sofia e appunto Alessandro Costantino – non è avvenuta.

Enrico Scandurra