Istituzione Servizi sociali, ecco perché il Comune è -contumace-. Aliberti: «Tutto si complica»

Secondo il dispositivo del giudice del lavoro Fabio Conti, che ha bocciato la delibera di scioglimento dell’Istituzione per i Servizi sociali, il Comune è -contumace-. Non si è, cioè, costituito in giudizio, non ritenendo opportuno opporsi al ricorso presentato dal coordinatore provinciale del Csa Pietro Fotia. Eppure l’amministrazione sapeva del ricorso. Questo, infatti, è stato notificato il 15 maggio, e dopo essere rimasto tre giorni al protocollo, è finito all’attenzione del sindaco Buzzanca il 19 maggio. Nessun legale è stato incaricato di costituirsi in giudizio, così il 21 maggio, con il Comune -contumace-, il giudice del lavoro ha accolto il ricorso del Csa e riportato in vita l’Istituzione per i Servizi sociali, condannando Palazzo Zanca per comportamento antisindacale e disponendo la rimozione degli effetti della delibera proposta da Burrascano e votata il 19 febbraio.

La -contumacia- significa che in realtà, all’amministrazione, sta bene questo finale? In linea teorica no, perché lo scioglimento dell’Istituzione ha sempre fatto parte del programma del sindaco. In pratica… si può dire che un Cda in più può fare comodo. Il proponente della delibera, Burrascano, non si sbilancia: «Rispetto la sentenza, vedremo se verrà proposto appello». L’assessore alle Politiche sociali Pinella Aliberti non cambia idea: «Ero per lo scioglimento e continuo ad essere di questa idea. Ma dipende tutto dal consiglio comunale. In ogni caso ci sono da fare alcune valutazioni, anche perché è poco chiaro il passaggio del dispositivo sulla pianta organica. I dipendenti dell’Istituzione sono tutti distaccati e appartengono alla pianta organica del Comune». Secondo la Aliberti tutto si complica, adesso, «a livello burocratico-amministrativo, anche perché è stato prodotto un bilancio pensando a una soluzione unica». La strada si complica anche sulla strada dei bandi: «Noi abbiamo un dovere, quello di garantire, pur nelle difficoltà, chi ha bisogno dell’assistenza».