“ITALIA”: Bocciato il lodo Alfano

Tempo record per liquidare l’immunità parlamentare alle quattro più alte cariche dello Stato. Poche righe emesse dalla Consulta creano a Berlusconi qualche pensiero in più, che tutti speriamo non lo distraggano portandolo magari a qualche successiva perdita di memoria. La Consulta ha bocciato dunque il lodo Alfano per violazione di due articoli: l’articolo 138 della Costituzione, ovvero l’obbligo di fare ricorso a una legge costituzionale e non ordinaria per sospendere i processi nei confronti delle quattro più alte cariche dello Stato e l’articolo 3, quello che ci salva sempre in qualsiasi occasione – e guai chi lo tocca -, che ribadisce il principio di uguaglianza.

L’effetto della decisione della Consulta porterà alla riapertura di due processi a carico del premier per reati societari nella compravendita di diritti tv Mediaset e quello per corruzione in atti giudiziari dell’avvocato David Mills.

E già la voce di uno scioglimento delle camere o di un Governo di transizione si fa più forte.

Le Conseguenze:

Diverse. Intanto uno stop dell’attività istituzionale che potrà portare ad un blocco di finanziamenti per Messina o, per meglio dire, un difficile assetto politico che consenti in caso di necessità di stornare altre cifre consistenti per la zona alluvionata. Qualche perplessità nasce anche sullo sviluppo e la messa in opera del ponte e delle opere connesse visto che in tale situazione anche l’esecutivo verrà ridimensionato e, l’opera faraonica, inevitabilmente potrà subire un rallentamento. Inoltre, in una situazione generale Italiana di alto rischio idrogeologico tutte le parole che abbiamo sentito in tv e letto nei giornali potrebbero non avere un seguito nei finanziamenti e nello sviluppo di una strategia di “contenimento” dei danni che questa situazione nei prossimi mesi piovosi può portare. E c’è chi mette sul piatto anche la possibilità di elezioni anticipate e l’interesse nazionale dal tragico evento di Messina si sposta alla politica della strumentalizzazione. Insomma, non è proprio il momento adatto per perdere pezzi di Governo, ma che il lodo sia illegittimo, con una chiara violazione dell’Art. 3 della costituzione, si sapeva da tempo.