Diciotto licenziamenti per -assenteismo-. Li ha annunciati questa mattina il presidente di Messinambiente Antonino Dalmazio, che ha incontrato a Palazzo Zanca i componenti della commissione consiliare Bilancio. La decisione è presto spiegata: i diciotto dipendenti in questione avrebbero accumulato, in due anni, addirittura 240 giorni di malattia, otto mesi dunque, con una media di 4-5 giorni ciascuno al mese. E non sarebbe tutto: Dalmazio avrebbe al vaglio altre 200 schede, dunque non sono esclusi altri licenziamenti da qui a poco. Il provvedimento potrebbe creare una spaccatura con i sindacati, che non hanno preso bene il fatto che la loro convocazione sia avvenuta solo dopo l’annuncio.
Intanto Dalmazio, insieme al presidente dell’Ato3 Antonio Ruggeri, si è confrontato con i consiglieri comunali sulle vicende legate al bilancio. Messinambiente e Ato3 avevano predisposto alcuni mesi fa un piano industriale da 47 milioni di euro, mentre nel previsionale adottato dall’amministrazione Buzzanca di milioni ce ne sono dieci in meno. Dalmazio ha informato la commissione di essere giunto ad un accordo all’Ato3, chiedendo 28 milioni anziché 31, ma ne mancherebbero all’appello sempre sette. Problema aggirabile, spiega Ruggeri, perché i servizi aggiuntivi, affidati alle cooperative legate all’Ato, sono partiti a maggio e non a gennaio, dunque il risparmio dovrebbe consentire di coprire parte dell’ammanco. Il rischio è, però, che negli ultimi mesi dell’anno ci si ritrovi con la solita emergenza stipendi, che provocherebbe a sua volta una emergenza rifiuti. Vedremo.
Dalmazio, infine, ha assicurato che l’iter per la discarica di Pace, che si sta svolgendo lungo l’asse Messina-Palermo, procede spedito e che presto dovrebbe concludersi.