Nettuno Spa: 155mila euro versati dalla Provincia senza alcun risultato

Si è tornata a riunire stamattina, su convocazione del presidente Roberto Gulotta, la prima commissione provinciale con all’ordine del giorno la proposta di liquidazione della Società Nettuno S.p.a.. Alla seduta ha partecipato il presidente della stessa società Giuseppe Russo, che dopo aver ampiamente illustrato l’iter che ha caratterizzato questi dieci anni di gestione, ha parlato di numeri e cifre. Ammonta a circa 155 mila la somma versata, dal 2002 ad oggi, solo dalla Provincia regionale. Risorse impiegate esclusivamente per gli amministratori: 12 mila euro annui per il presidente, 3 mila per i consiglieri e circa 25 mila per il collegio dei revisori. I risultati? Li sappiamo già, basta guardare la zona di Sant’Agata, litorale nord di Messina, lì dove dove sorgere il porticciolo oggetto della creazione della Nettuno. Società praticamente inattiva.

Russo ha precisato di essere dimissionario dal 2007. Un aspetto su quale il consigliere del Pd Pippo Rao ha sollecitato delucidazioni circa il perché, nonostante questa decisione, il presidente abbia continuato ad incassare gli emolumenti. L’esponente del Pd ha poi chiesto chiarezza e coerenza all’Amministrazione sulla decisione di liquidare la Nettuno: -Non vorrei che si ripetesse quello che quasi sicuramente succederà per la Multiservizi – ha dichiarato il consigliere. Si liquida una società per crearne un’altra che abbia le stesse competenze e finalità. Per questo è bene che l’Amministrazione renda nota una volta per tutte la propria volontà rispetto alla costruzione dei porticcioli. Fanno parte del programma del presidente?-. Una posizione, quella assunta da Rao, che segue quella del collega di partito Francesco Italiano, che qualche giorno fa, sempre in sede di commissione, invitò l’Amministrazione ad interessarsi di questioni che sono di stretta competenza dell’Ente come la gestione dei rifiuti, puntando l’indice sul servizio -poco ottimale- svolto dai sei Ato della provincia e invitando palazzo dei Leoni a lasciare ad altri soggetti, come ai comuni, settori come quello della costruzione di porticcioli.

Tornando all’audizione di Russo, il presidente delle Nettuno ha poi affermato che il mancato svolgimento delle attività finalizzate alla costruzione del porticciolo nella riviera nord, e il fallimento del progetto, sono attribuibili in buona parte all’assenza di un’adeguato supporto politico che spossasse, sia in sede regionale che nazionale, il progetto stesso. Uguale linea d’onda per Rao, che rincara: -Non c’è stato mai un supporto politico deciso. La dimostrazione è data dal piano regionale dei porti, che esclude completamente la città di Messina, dando spazio solo a Capo D’orlando e a Milazzo (probabilmente si farà a Sant’agata di Militello) sul nostro territorio. Adesso bisogna cambiare registro, visto che dal 2001, Buzzanca, Leonardi e infine Ricevuto, hanno sbandierato questa politica dello sviluppo attraverso i porticcioli che non ha portato ad alcun risultato, mettendo in piedi un carrozzone da sempre impossibilitato ad operare-. (Correlati in basso altri articoli sull’argomento)