Non ha intenzione di stare seduto dietro una scrivania, anche la sua campagna elettorale deve ricalcare quella politica del noi che è cavallo di battaglia di chi vuole guidare la città con la collaborazione dei messinesi. “Perché la forza di un sindaco è la sua città”. Esordisce così Felice Calabrò che in questi giorni frenetici in vista del 9 e 10 giugno vuole soprattutto ascoltare la gente. Da qui sono nate le iniziative che il candidato del centrosinistra ha presento questa mattina. In programma c’è il tour Felice tra la gente, un viaggio tra le sei Circoscrizioni per incontrare i residenti, i commercianti, le associazioni, chiunque abbia voglia di fare proposte e condividere un percorso che deva nascere dal contributo di tutti. Insieme ai candidati alle presidenze dei quartieri, Enzo Messina (I), Nuccio Zullo (II), Lino Cucè (III), Dario Pulitanò (IV), Santino Morabito (V), Orazio Laganà (VI), Calabrò “girerà” nei villaggi da nord a sud della città per sentire direttamente dalla gente idee, critiche, lamentele e contributi. L’altra iniziativa si chiama invece Parla con Felice. Nei prossimi due weekend, il 25 e 26 maggio, l’1 e 2 giugno dalle 9 alle 10 e dal 3 al 6 giugno dalle 15.00 alle 16.00 il candidato sarà a disposizione di chi vorrà incontrarlo e dialogare direttamente con lui nella sede del Comitato elettorale in via I Settembre n° 147. Per farlo basta inviare una mail all’indirizzo ufficiostampa@gmail.com,contattare il Comitato elettorale e per avere ulteriori informazioni visitare il sito www.felicecalabrosindaco.it dove si può anche trovare il programma ancora work in progress perché fino alla fine resterà aperto a raccogliere idee e soluzioni che arrivano dalla gente.
Felice Calabrò però parla a ruota libera e durante la conferenza stampa di oggi ha toccato molti dei punti caldi di questa campagna elettorale ma soprattutto dell’attuale momento che vive la città. Difende a spada tratta il consiglio comunale di cui di fatto fa ancora parte e in cui ha “vissuto” durante questa amministrazione che sta per chiudere il suo ciclo. Lo difende dal Commissario Croce che adesso vorrebbe scaricare sull’organo le responsabilità di un dissesto che purtroppo sembra sempre più vicino. “Dal 17 settembre scorso l’amministrazione straordinaria ha portato avanti una gestione di curatela, la politica in questi casi ci fa ricordare quanto sia importante perché i politici si assumono la responsabilità mentre i tecnici si fossilizzano solo sulle regole. La responsabilità di quanto avvenuto non può certo essere del consiglio comunale, siamo stati noi a inveire per l’adesione alla legge 174, il cosiddetto Salvacomuni, e a votare la delibera, noi ad approvare il 31 dicembre il previsionale necessario per puntare a questo fondo. Abbiamo bocciato il contratto di servizio con l’Amam perché non si poteva fare altrimenti, ma abbiamo chiesto di rimodularlo infinite volte. Il sindaco potrà rivedere il piano di riequilibrio, lo prevede la legge. Ed è quello che faremo” dice senza mezzi termini Felice Calabrò che tutela i suoi colleghi anche dalla “figuraccia” di pochi giorni fa quando, senza accorgersene, hanno bocciato l’ecopass. “E’ stato un incidente di percorso, una buccia di banana che verrà presto recuperata”.
Poi parla dell’annosa questione del palagiustizia satellite e ricorda anche in questo caso il lavoro fondamentale del consiglio comunale e, se anche ritiene che la Casa dello Studente possa essere la soluzione per uscire dall’empasse, si sarebbe aspettato una delibera di giunta che invece non c’è stata.
Capitolo quartieri, il candidato sindaco non ha dubbi. “Sono stato consigliere di circoscrizione nel 2003 e durante quell’esperienza mi sono reso conto che o si fanno diventare operativi o è meglio abolirli. Dunque massimo potere ai quartieri affinchè funzionino e siano in grado di risolvere i problemi del territorio”. Ma ai chi siederà nei consigli dice basta agli oneri riflessi che derivano dalle cariche: “le sedute si faranno di sera così la mattina ognuno può andare a lavorare”. Il suo “ora basta” lo dice anche ad auto blu, tornelli, Palazzi blindati, porte chiuse, attese infinite. La politica è sempre più lontana dai cittadini. “Dobbiamo tornare in mezzo alla gente. Non basta ascoltare, vogliamo capire quale Messina sogniamo per i nostri figli”.
Questo il calendario degli incontri del tour FELICE TRA LA GENTE:
25 e 26 maggio: VI quartiere, 27 maggio II quartiere, 29 maggio III quartiere, 30 maggio IV quartiere, 31 maggio V quartiere, 1 e 2 giugno I quartiere.
Questo il calendario degli incontri di PARLA CON FELICE:
25 e 26 maggio, 1 e 2 giugno dalle 9 alle 10- Comitato elettorale
Dal 3 al 6 giugno dalle 15.00 alle 16.00- Comitato elettorale
(Francesca Stornante)