Palazzo Zanca, il voto sui revisori dei conti fa ancora discutere

Il crollo della maggioranza di centrodestra in occasione del voto sui revisori dei conti anima ancora il dibattito politico a Palazzo Zanca. Tutto viene rimesso in discussione, dai rapporti di forze in aula al peso delle varie componenti all’interno della coalizione del Pdl in particolare, fino al ruolo dell’ufficio di presidenza, finito ancora sotto accusa e per il quale è ormai pronta una mozione di sfiducia.

Andiamo con ordine. Di fatto l’unica parte politica che ha dimostrato totale coesione nell’appoggio al sindaco Buzzanca è l’Udc, nonostante le sue divisioni interne, e non a caso il primo a tuonare all’indomani del voto è stato proprio Gianpiero D’Alia, mentre nell’Mpa rimane la divergenza di vedute tra le correnti De Luca e Lo Monte. Ma è sopratttuto il Pdl, e ancor di più An, dunque proprio il partito del sindaco, a mostrare le maggiori contraddizioni. Di fatto solo due consiglieri, Capurro e Fazio, hanno seguito la linea di partito, mentre gli altri, per vari motivi, hanno camminato su strade diverse (escludiamo dal discorso Burrascano, assente il giorno della votazione per il grave lutto che lo ha colpito).

Della situazione all’interno del Pdl si è discusso in questi giorni, tanto che si era profilata l’ipotesi di un cambio di guardia nel ruolo di capogruppo, con Roberto Sparso indicato come possibile sostituto di Capurro. L’idea però pare sia stata accantonata dopo un confronto avvenuto oggi a Palazzo Zanca, dove addirittura Capurro sembra sia stato designato come eventuale nuovo presidente del consiglio, qualora la mozione di sfiducia già preparata da diversi consiglieri dovesse andare in porto (anche se permangono diversi dubbi di legittimità). Qualcuno vorrebbe anche le dimissioni di Trischitta da vicepresidente vicario, dopo i suoi duri attacco all’ufficio di presidenza di cui fa parte.

A gongolare, in tutto questo, è l’opposizione. Sull’argomento è intervenuto oggi il segretario cittadino del Pd, che mette i puntini sulle -i- in merito alla eventualità di un ricorso che il sindaco Buzzanca pare voglia presentare contro la votazione del collegio dei revisori. «Appare doveroso – afferma Grioli – puntualizzare che il Partito Democratico non ha discusso, ne si è confrontato, ne intende avviare mediazioni sulla vicenda con il sindaco. L’on. Buzzanca ha manifestato l’intenzione di presentare ricorso al TAR avverso l’elezione del collegio dei revisori, che sarebbe inficiata da vizio formale in quanto sarebbe dovuta avvenire, a suo dire, in unica scheda anziché in votazioni separate.Da ciò si evince che il Sindaco intende proporre ricorso contro se stesso.Immagino, infatti, che il metodo delle votazioni non sia stato scelto dal Pd, ma dall’ufficio di presidenza eletto per intero dalla sua ex maggioranza».

«Il sindaco – conclude Grioli – prenda atto che in Consiglio Comunale c’è un’altra maggioranza che ragiona e decide liberamente per il bene della Città, a questo il TAR credo non possa trovare rimedio».