Partecipate Provincia. Un’assurdità chiamata Consorzio Quarit

Ormai non è un segreto per nessuno: le società partecipate gravano pesantemente sui bilanci degli Enti locali, spesso non apportando quei benefici, dati dalla qualità e dall’efficacia dei servizi, quantomeno auspicabili per una spesa di denaro pubblico troppe volte alta e mal utilizzata. Oggi vi parliamo del Quarit Spa, un Consorzio con finalità di sviluppo economico del territorio con sede a Roma, al quale partecipa la Provincia regionale. Lo scorso 28 maggio è stata convocata l’assemblea dei Soci nella Capitale, in via della Mercede, appuntamento al quale l’assessore provinciale competente Michele Bisignano ha deciso di non partecipare.

La Provincia ha aderito al Consorzio attraverso una delibera di Giunta datata 21 dicembre 2006, versando 6500 euro iniziali mentre per gli anni successivi la quota da erogare sarebbe stata di 12500 euro (salvo ulteriori spese per organizzazioni di convegni, eventi, etc.). Sembra però, che l’Ente debba ancora “qualcosa” alla Quarit, presieduta da Marco Previti. Nessun rappresentante di Palazzo dei Leoni fa parte del Cda. “Mi sono rifiutato di andare a Roma – ha commentato Bisignano – non solo perché avrebbe comportato altre spese per il viaggio e l’eventuale pernottamento, ma perché la nostra volontà è di uscire da questo Consorzio. Non è solo una questione di soldi. Ci siamo dentro da due anni, ma non abbiamo riscontrato alcun benefico. Non ci interessa più”.

Una presa di posizione netta quella dell’assessore, che va di pari passo con un lavoro su tutte le società partecipate. “Stiamo cercando di definire – continua Bisignano –, con il lavoro del neo dirigente Schifilliti e dei funzionari Rao e Bicchieri, un quadro definitivo per capire quali sono le società con le quali è conveniente continuare il rapporto e quali invece con le quali concluderlo. Analizzeremo se sono stati raggiunti gli obietti prefissati, svolti i compiti stabiliti, presentati i bilanci. Le realtà che non hanno risposto alle aspettative non verranno più finanziate”. Un intendimento chiaro, che si manifesterà con un atto di indirizzo da girare alla Giunta e al Consiglio, che dovranno poi prendere le decisioni definitive. “Calcoleremo i costi e le risorse erogate in questi anni per tutte le società – prosegue ancora l’Assessore. Anche per quelle in cui manterremo le quote spiegheremo il perché. Saranno valutazioni a prescindere da motivazioni politiche”.

E sono superiori a trenta le società alle quali Palazzo dei Leoni partecipa. Detto della volontà per ciò che concerne l’Aeroporto di rafforzare la partecipazione nella Sogas (Reggio Calabria) e puntare meno sullo scalo nella Valle del Mela, un’altra vicenda che Bisignano seguirà nel dettaglio, nei prossimi giorni, è quella della Nettuno Spa. Nata nel 2001 per la realizzazione di un porticciolo turistico a Grotte, la società non ha ad oggi attuato nulla, né tantomeno ci sarebbero le condizioni per potere progettare qualcosa che possa divenire realtà. “Preparerò una delibera attraverso la quale illustrerò cosa vuole fare queste Amministrazione, ciò uscire dalla Nettuno – spiega. Verrà trasmessa al Consiglio provinciale, che dovrà esprimersi”. Da questo punto di vista sembra voler fare lo stesso l’assessore del Comune di Messina Orazio Miloro, con il quale Bisignano dialoga anche sulle altre quattro società nella quali la partecipazione è comune.

Attualmente risultato essere queste le partecipate dalla Provincia Regionale di Messina: Ato 1 Nebrodi, Ato 2 Barcellona, Ato 3 Messina, Ato 4 Taormina, Ato 5 Eolie, Apaca, Cas, Consorzio Apem, Centro Mercantile, Centro Siciliano per le ricerche atmosferiche e di fisica dell’ambiente, Consorzio Asi, Consorzio Ceramiche Santo Stefano, Consorzio di Ricerca Filiera Carni, Consorzio Ripopolamento Ittico di Patti (sulla strada dello scioglimento), Consorzio Tutela del Limone Interdonato, Ente Autonomo Fiera Campionaria Internazionale (socio fondatore), Ente Autonomo Regionale Teatro, Feluca Spa, Gal Castell’Umberto Nebrodi, Gal Nebrodi, Gal Valle Alcantara, Innovabic, Multiservizi spa, Nettuno spa, Progeta, Quarit, Sogas spa, Sogepat srl, Stazione consorziale sperimentale granicultura per la Sicilia, Strade e rotte del vino, World Trade Centre Inc., Sviluppo Taormina-Etna, Comitato Taormina Arte, Unione Comuni e province petrolifere siciliane.