“La sentenza del Cga che ha determinato l’annullamento delle elezioni amministrative del 2005 induce a chiedersi se ci siano stati o meno presunti condizionamenti tra i poteri della giustizia , quelli della politica e quelli dei poteri speciali assegnati dal governo Prodi al sindaco Genovese-. Comincia così la dura presa di posizione dei segretari del Partito della Rifondazione Comunista Daniele Ialaqua e Filippo Giunta. “E’ chiaro comunque che da questo momento, una sentenza causata non – come accaduto nel recente passato- dall’urgenza di rimuovere dalla carica esponenti politici condannati per reati contro la pubblica amministrazione, né dalla necessità di salvaguardare gli interessi della collettività, bensì da uno scontro sul simbolo (!) tra due partiti, quello di De Michelis e quello di B. Craxi , che insieme raccolgono percentuali ridicole, si riaprono nella città scenari complessi e decisivi per i futuri assetti istituzionali e gli equilibri tra i poteri forti di cui si sono appena intravisti i volti, gli interessi , le protezioni e che ora cercheranno una saldatura con chi offrirà tutele a vario livello. Per una città come Messina ,il secondo commissariamento nell’arco di quattro anni , è davvero preoccupante dal punto di vista sociale ed istituzionale ed ancor più se pensiamo ai finanziamenti derivanti dai poteri speciali (60 milioni di euro), ed ai progetti di diversa natura avviati o in fase di avviamento-. Per discutere di tutto questo domani alle 17 la segreteria provinciale del PRC/SE si riunirà con l’obiettivo di prendere in esame gli sviluppi della situazione e prendere una posizione adeguata alla gravità e alla complessità della fase.