Da oggi Francantonio Genovese è ufficialmente il segretario regionale del Partito Democratico. Alle 9.30, infatti, presso il cinema Metropolitan di Palermo, si è aperta l’Assemblea costituente siciliana del Pd, e il primo punto all’ordine del giorno è proprio la proclamazione dell’ex sindaco di Messina quale leader regionale.
Sono 43 i messinesi eletti il giorno delle primarie presenti a Palermo. Il nodo più delicato da sciogliere sarà quello riguardante il presidente dell’Assemblea: il posto sarebbe “riservato- a Beppe Lumia, il quale a campagna elettorale ancora in corso ritirò la sua candidatura due giorni dopo averla proposta, siglando una sorta di patto proprio con Genovese. I vertici palermitani e romani avevano promesso a Lumia la presidenza dell’Assemblea, ma alcune frange del partito, e in particolare la componente della lista “ambiente, innovazione e lavoro-, vorrebbe portare avanti una candidatura femminile, visto che a dispetto dei proclami, ancora nessuna donna ha avuto incarichi di rilievo. Il nome è quello di Mariolina Bono, docente, già vice sindaco del comune di Sciacca. Un eventuale “sgambetto- a Lumia potrebbe creare non pochi problemi, rompendo equilibri che sembravano già assodati.
Sempre oggi verranno nominate tre commissioni, per lo statuto, per il programma e per i valori. Ma l’Assemblea offrirà anche l’occasione per fare il punto della situazione sui coordinamenti provinciali, ruolo per il quale a Messina si fa il nome dell’ex segretario provinciale della Margherita, il cognato di Genovese Franco Rinaldi. Ma per questo ci sarà tempo, visto che, come ci spiega Marcello Scurria, membro dell’Assemblea nazionale, ex segretario provinciale dei Ds, «l’elezione avverrà entro il 24 novembre». Non sarà, dunque, una decisione presa a tavolino: i coordinatori provinciali, infatti, verranno eletti dai delegati nazionali, regionali, dei Comuni (qualora ci siano) e delle Province. Inoltre, con ogni probabilità ci sarà l’opportunità di eleggere, oltre il coordinatore provinciale, anche un coordinatore comunale. Il che potrebbe offrire l’opportunità di mantenere l’equilibrio tra le due anime principali del partito, quella Ds e quella Margherita. «Dovrebbe essere così – ammette Scurria – ma per questo c’è tempo. Intanto mi auguro che i lavori dell’Assemblea (alla quale Scurria partecipa da “esterno-, per così dire, facendo lui parte della costituente nazionale, ndr) diano spunti interessanti come è stato a MIlano. E’ un partito che stiamo costruendo passo dopo passo, ma anche in occasione dell’Assemblea nazionale ho potuto notare che c’è una grande volontà di partecipazione». Scurria non nasconde che per il ruolo di presidente regionale ci fosse un impegno sul nome di Lumia, «ma so che c’è una nuova candidata». Questo creerà problemi? «Ognuno si farà un’opinione. D’altronde – conclude – una volta si diceva: il voto è segreto».