Una delle più travagliate vicende della storia della Chiesa di Roma ha avuto esito nella formulazione del credo del primo concilio di Nicea, in cui sono stati fissati il canone e le formule della fede. Per farlo è bastato utilizzare 168 parole, secondo la formulazione originaria della preghiera.
Per affrontare il problema dei rifiuti in Sicilia, invece, l’Amm.ne Cuffaro ha fatto ricorso a ben 1.055 pagine di testo, così suddivise :
• 649 per il Piano di gestione dei rifiuti in Sicilia nella versione originaria ;
• 94 per gli allegati ;
• 30 per gli allegati documentali ;
• 282 per gli aggiornamenti e le integrazioni ;
cui sono sempre da aggiungere corposi richiami normativi alla legislazione nazionale e quant’altro.
Oggi questa iniziativa è al centro di un acceso dibattito ed il Piano sembra destinato ad essere rivisto e revisionato profondamente, ma sorge il sospetto che molti intervengano sull’argomento senza aver letto per intero la corposa documentazione.
Sembrerebbe che, oltre alla monumentale documentazione, l’eredità ricevuta dall’attuale Amministrazione Lombardo consista in :
a) Numero 27 A.T.O., ciascuno dotato di Consiglio di Amministrazione, Collegio dei Revisori dei Conti e quant’altro ;
b) Un debito complessivo di circa 900 milioni di Euro, a fronte di crediti di difficile valutazione e di ancor più difficile incasso, costituiti da bollette degli utenti non pagate ;
c) Quattro gare d’appalto per la costruzione di altrettanti termovalorizzatori, annullate dall’Alta Corte di Giustizia Europea perché in contrasto con le norme comunitarie, che disciplinano questa tipologia di affidamenti.
Sull’ultimo punto ben poco da dire : non è la prima, e non sarà certamente l’ultima volta, che un bando di gara viene annullato in sede giudiziaria. La normativa è vasta, non sempre di immediata interpretazione e l’errore è, per forza di cose, abbastanza frequente. In questi casi la via maestra da seguire è quella di reiterare la gara adottando le opportune modifiche al bando indicate in sede giudiziaria.
Nel caso dei quattro termovalorizzatori l’Amm.ne regionale ha dapprima cercato di seguire una scorciatoia poco chiara, che avrebbe dovuto portare a mantenere l’originaria assegnazione dei lavori : sicuramente di buon senso la decisione finale di desistere.
Davanti a questo quadro così poco rassicurante, l’Amministrazione Lombardo ha immediatamente deciso di apportare profondi correttivi, alcuni già assunti, altri in fase di definizione.
Innanzitutto gli A.T.O. sono stati rivisti numericamente al ribasso, passando dagli originali 27 agli ipotizzati 9, oltre un decimo per le isole eolie ; e, udite udite, i loro Consigli di Amministrazione saranno formati da tre soli componenti, e per di più sindaci dei comuni interessati. Insomma, basta posti retribuiti per amici, per clientes, per politici trombati, etc. (questo è l’utilizzo solito dei C.d.A. da parte della classe politica) !
Inoltre si parla di costruire termovalorizzatori di dimensioni minori, aumentandone il numero, e si conta molto sulla raccolta differenziata per ridurre l’esigenza futura in termini di quantità di rifiuti destinata ad essere trattata da questi impianti.
In effetti, con la raccolta differenziata alcune parti dei rifiuti (es. il vetro, la plastica, il cartone, etc.) sono separate dai cittadini/utenti prima della loro consegna e, raccolte sempre separatamente, non vanno trattate in discarica o nei termovalorizzatori : vengono consegnate a società che le utilizzano in processi produttivi e, addirittura, pagano per averle.
Inutile dire che la quasi totale assenza di raccolta differenziata, in Sicilia, è stata una delle cause della voragine costituita dai debiti degli A.T.O. e che non sarebbe molto furbo continuare così (tranne che, ovviamente, per i gestori delle discariche).
Infine i cittadini sarebbero sicuramente contenti se anche la mole della documentazione fosse rivista al ribasso : in fondo per il credo di Nicea 168 parole sono bastate !