Tanti emendamenti, pochi consiglieri. Continua l’iter in Consiglio del piano triennale della opere pubbliche. Dopo l’approvazione nella seduta di venerdì scorso dell’emendamento del sindaco contenente le dismissioni di immobili di proprietà comunale per la copertura dei debiti fuori bilancio, oggi è la volta delle proposte migliorative sui progetti previsti dal piano. All’attenzione del Consiglio circa sessanta emendamenti, numero che rende difficile fare previsioni sui tempi di approvazione del disegno. Senza la quale, lo ricordiamo, non può iniziare la discussione sul bilancio preventivo 2007. A complicare il quadro e fare temere per ulteriori ritardi la penuria di consiglieri di maggioranza presenti alla seduta odierna. Il numero legale è stato tenuto in piedi da un manipolo di consiglieri dell’opposizione, una situazione che si ripete frequentemente e che accresce il rischio di rinvii e lungaggini. L’intenzione del Consiglio, comunque, sembra quella di portare avanti velocemente i lavori, e dopo la pausa di oggi pomeriggio dovuta alla visita del ministro della Giustizia Clemente Mastella, le sedute proseguiranno mattina e pomeriggio per tutta la settimana. Resta però la discutibilità dell’atteggiamento di leggerezza con cui la maggioranza sta affrontando l’argomento. A questo proposito il consigliere della Margherita Francesco Curcio afferma: «Il piano lo abbiamo stilato, dovremmo anche votarcelo. I numeri del resto ce li avremmo». La sensazione è che tutta la discussione sul triennale sia piuttosto formale, come rileva il consigliere della Margherita Paolo Saglimbeni «visto che a contare sono gli stralci annuali, in cui vengono indicati in concreto i progetti e le risorse per realizzarli». Stralci che, invece, passano quasi sotto silenzio e saranno approvati automaticamente insieme al piano complessivo.