PIT 33 Nebrodi. Nuova premialità regionale per 5 macro progetti da realizzare

La Regione Siciliana assegna una nuova “premialità” all’Ufficio Unico del PIT 33 Nebrodi per la migliore performance strutturale già attuata, al fine di rivalutare il territorio dei Nebrodi. Saranno dunque destinati alla progettazione nuovi finanziamenti in vista della prossima conclusione della programmazione dei fondi strutturali 2000 – 2006 atti ad effettuare una comune riflessione sulle iniziative portate a compimento.

Su proposta del Commissario Straordinario Antonino Ferro è stato sottoposto all’esame l’utilizzo della quota di “premialità” regionale, attribuita al PIT 33 Nebrodi per gli eccellenti risultati conseguiti, che sarà utilizzata per proporre progetti di sistema tra i comuni per una crescita turistica dei Nebrodi. Al termine di un approfondito dibattito, la proposta è stata condivisa e votata all’unanimità e il documento dei 5 macroprogetti è stato approvato dal “Comitato di valutazione e controllo”.

“Si tratta di un’inversione di tendenza – ha puntualizzato il Commissario del Parco Antonino Ferro – una strategia diversa rispetto agli altri PIT i quali hanno altresì deciso di spalmare la premialità ai diversi comuni, polverizzando dunque la spesa senza alcuna programmazione in linea con il territorio. Il PIT 33 Nebrodi ha invece puntato ad una pianificazione a largo raggio, in linea soprattutto con il documento del Piano Strategico dei Nebrodi”. Questo è quanto emerso nel corso di una riunione del “Comitato di valutazione e controllo” tenutasi Lunedì 20 Aprile, presso gli uffici dell’Ente Parco dei Nebrodi di Palazzo Gentile a Sant’Agata Militello. All’assemblea hanno partecipato tutti i rappresentanti del partenariato istituzionale, il vice sindaco di Castell’Umberto, il vice sindaco di Motta d’Affermo, il vice sindaco di San Marco d’Alunzio, il vice sindaco di Santo Stefano di Camastra, i sindaci di Tortorici, Galati Mamertino e Alcara Li Fusi. Tra gli altri, erano presenti i rappresentanti del partenariato economico – sociale (CIA, Associazione no profit, Università di Messina e Palermo). A presiedere il tavolo tecnico il Commissario dell’Ente Parco, Antonino Ferro e il Project manager del PIT Massimo Geraci, Direttore dell’Ente.

Tale finanziamento è destinato alla progettazione di 5 macro progetti da realizzare nell’Area dei Nebrodi, rivolta alla rivalutazione patrimoniale del Distretto Turistico Rurale integrato dei Nebrodi: I cinque progetti deliberati all’unanimità sono: un sistema di infrastrutturazione e servizi per la fruizione del territorio del Parco dei Nebrodi, lotto C – Area orientale del Parco; Sistemazione ed implementazione del percorso storico – artistico – archeologico dei Nebrodi e del Museo diffuso dell’arte religiosa; sistemazione ed implementazione delle ippovie dei nebrodi e azioni di sostegno alla razza – popolazione del cavallo sanfratellano; sistemazione degli itinerari dell’acqua e dei mulini; recupero valorizzazione e fruizione delle Tholos.

I progetti verranno realizzati dalla struttura del PIT del Parco dei Nebrodi in collaborazione con i tecnici comunali e le Università degli Studi di Messina e Palermo. Per la prima volta un Ente Parco (soggetto coordinatore del PIT 33 Nebrodi) su un territorio fortemente condizionato dalla marginalità, è riuscito a convogliare un partenariato attorno alla condivisione di un potenziale sviluppo turistico – culturale dei Nebrodi.

“Piuttosto che importare modelli esterni ed estranei al territorio, siamo partiti dall’esistente, dalle nostre risorse, per proporre progetti intorno ad un’idea, quella del Distretto Turistico integrato, che consenta un reale sviluppo dei Nebrodi attraverso la programmazione di progetti esecutivi che possano essere finanziati grazie alle risorse provenenti dalla nuova programmazione, con appositi accordi di programma – dichiara il Commissario Straordinario dell’Ente Parco, Antonino Ferro – gli interventi proposti sono una irripetibile opportunità per i Nebrodi, in un territorio opera di natura, ma anche frutto della cultura degli uomini che da sempre hanno sapientemente operato nel preservare un inestimabile bene, quale il Parco dei Nebrodi”.

E.R.