“Sono un numero esiguo, ma sono molto combattivi”. Così lo scrittore Leonardo Sciascia invitava nel 1984 a votare radicale, forte della sua esperienza parlamentare che nel 1979 lo aveva visto arrivare in parlamento europeo. All’intellettuale siciliano è stata dedicata l’Associazione Radicali Messina, nel ventesimo anniversario dalla morte e alla vigilia di un nuovo impegno elettorale che vede i radicali correre da soli alle Europee del 6 e 7 giugno con la lista Bonino – Pannella.
“Secondo gli ultimi dati in nostro possesso l’82% degli italiani non sa che i radicali si presentano con una propria lista all’appuntamento elettorale” – dichiara la segretaria di Radicali Italiani Antonella Casu, intervenuta all’Hotel Sant’Elia dove si è tenuto l’incontro di presentazione della associazione, alla presenza del professore Aldo Loris Rossi e del segretario di Radicali Catania Gianmarco Ciccarelli, candidati nella circoscrizione Isole.
“Abbiamo voluto recuperare quella memoria storica della presenza radicale a Messina, soprattutto negli anni 70 e 80 – spiega la segretaria dell’Associazione Radicali Messina Palmira Mancuso – e non potevamo che avere come riferimento Leonardo Sciascia, un siciliano scomodo, uno scrittore che ha maturato la necessità di agire in prima persona per realizzare quella ricerca di verità e di giustizia che erano le sue priorità, trovando nei radicali l’unico partito capace di consentirgli piena libertà di espressione”.
Presidente della compagine radicale messinese è Saro Visicaro, che ha ripercorso alcune tappe della storia radicale cittadina, riallacciando quei fili della memoria che consentono di collocare in un percorso riconoscibile tutta l’attività politica che da indipendente ha svolto nel territorio messinese, fino alla candidatura a sindaco delle scorse amministrative. “Sicuramente la trasparenza nell’amministrazione cittadina è una delle battaglie che ci vedrà protagonisti”– dichiara Visicaro, facendo riferimento al bilancio di Palazzo Zanca e alla costituzione di una Anagrafe pubblica degli Eletti.
Non è mancato l’intervento del professore Aldo Loris Rossi, ordinario di progettazione ambientale all’Università di Napoli Federico II, che ha analizzato le cause storiche che hanno portato alla mancanza di democrazia oggi denunciata dai radicali e sintetizzata nel documento “LA PESTE ITALIANA”. Uno sguardo alto per rivedere in chiave liberale la storia della nostra repubblica, ricordando l’impegno di Marco Pannella, dal 15 maggio in sciopero della fame e della sete. “I messinesi, i siciliani, devono pensare ad un futuro euro mediterraneo – ha sostenuto Loris Rossi – a partire dal progetto di sviluppo delle strade di comunicazione, dei corridoi di collegamento con l’Europa, che vedono nell’area dello Stretto uno snodo cruciale”. Un discorso da approfondire che, come promesso dall’architetto Loris Rossi, sarà occasione per un suo ritorno a Messina.
L’associazione Radicali Messina “Leonardo Sciascia” ha poi lanciato una iniziativa di disobbedienza civile, distribuendo materiale informativo per comunicare ai messinesi quanto sia illegale e ingiustificata la richiesta del pagamento di un gratta e sosta nella cosiddetta ZTL. “Invitiamo i messinesi ad esporre il nostro volantino al posto del gratta e sosta, di consegnare alla nostra associazione le multe – ha spiegato la segretaria Palmira Mancuso – Faremo ricorso tutti insieme contro un Comune che non ha mai deliberato restrizioni al traffico veicolare o chiuso il centro storico rafforzando i mezzi pubblici, come accade nelle vere Zone a traffico limitato”.
L’associazione radicali Messina “Leonardo Sciascia” si riunirà ogni mercoledì alle 21 nella sede di Pistunina, sulla Strada Santa Lucia palazzina 1 n1.