Progetto Stu-Tirone. L’associazione Svegliati Messina “sposa” la bocciatura del IV quartiere

Lo scorso 5 ottobre il consiglio del IV quartiere ha approvato all’unanimità una delibera che di fatto “boccia” il progetto della Stu Tirone. Nel documento, di cui i rappresentanti di circoscrizione hanno discusso in una successiva conferenza stampa, sono contenute proposte di modifica sostanziali ad un progetto “destinato a modificare la morfologia di una collina nel centro della città di Messina”. Nell’occasione il presidente Francesco Quero ha ricordato che sono state numerose, dall’inizio del mandato, le segnalazioni derivanti da ulteriori segnalazioni sulla necessità di intervenire al più presto nella zona con interventi di bonifica e disinfestazione, richieste che sono però cadute nel vuoto.

“Nel caso del Tirone – ha dichiarato – il necessario soddisfacimento degli interessi privati ha fatto venir meno l’interesse pubblico. La progettazione della Stu si è sostituita, di fatto, agli strumenti urbanistici vigenti, peraltro vetusti, forzando la natura degli interventi e alterando gli equilibri necessari tra interessi privati e collettivi”. Queste, a detta dei rappresentanti di circoscrizioni, le ragioni che dovrebbero indurre al blocco del progetto: lo stravolgimento dell’intera area di rilevante pregio storico; l’inadeguatezza della viabilità della zona, già afflitta da un caos patologico; il rischio ed il rischio sismico che interessa tutta la Città.

Posizioni ben definite e condivise a pieno dell’associazione “Svegliati Messina” che, pur considerando la necessità di realizzare opere ed infrastrutture che riqualifichino il tessuto urbano e che rilancino lavoro ed occupazione nel territorio, considera poco funzionale a tali esigenze la messa in atto del progetto Stu Tirone. “Il problema posto dal quartiere – scrivono i rappresentanti di Svegliati Messina – è oggettivo, come è oggettivo il bisogno di intervenire sul territorio. Ed allora bisogna stabilire le priorità ed attenersi strettamente ad esse, così come farebbe un buon padre di famiglia, perché le criticità ed i punti di caduta sono presenti. La coperta è troppo corta. Le priorità, in questo caso specifico, sono nell’ordine, la sicurezza, la vivibilità complessiva dell’area interessata(accessi adeguati, viabilità più fluida, servizi), lavoro ed occupazione e remunerazione dei capitali investiti. Se si invertono i principi rischiamo di essere in presenza di un ulteriore sacco edilizio, che invece di fare bene a Messina potrebbe divenire un ulteriore gravoso danno”

Valutazioni che, affermano i rappresentanti dell’associazione, sono state elaborate in modo indipendente dalla tragedia dei villaggi di Messina sud, ma sono piuttosto frutto di un’analisi “fredda” della situazione e dei fatti. Da qui l’invito all’amministrazione “ad attenersi strettamente alla responsabilità del ruolo, a riconsiderare, anche alla luce degli ultimi drammatici fatti, la fattibilità e la sostenibilità del progetto e l’impatto sul territorio delle opere, ed ad illustrare adeguatamente il progetto di riqualificazione, dando trasparenti e verificabili risposte alle questioni sollevate dai Consiglieri del IV Quartiere”.