Si va verso l’ennesima nulla di fatto alla Provincia di Messina per ciò che concerne il Previsionale 2009. La Giunta convocata per oggi con molta probabilità non si riunirà e comunque non ci sono margini per l’approvazione della manovra vista l’assenza dell’assessore competente, Antonino Terranova, fuori sede per impegni personali. Ragionevolmente parlando dunque, il Conto non verrà incardinato all’Odg del Consiglio entro il 31 maggio, così come previsto, con tutte le conseguenze che ciò comporterà. Prima fra tutte, l’esposto che il consigliere del Pd Pippo Rao ha annunciato di volere inviare al Dipartimento ispettivo degli Enti Locali della Regione, con la richiesta di invio di un commissario per accertare le responsabilità sui ritardi.
Nonostante la situazione, il clima a Palazzo dei Leoni non è teso. Gruppi e assessori della maggioranza, da giorni, colloquiano con Ricevuto per cercare di chiudere il cerchio, per definire la destinazione delle risorse a disposizione nel modo più ‘equo’ possibile, insomma per trovare un accordo. Lo stesso assessore Terrannova, paziente per natura, stamattina ci ha spiegato: “Siamo in una fase difficile, gli equilibri legati alla fase elettorale e al modificato quadro politico regionale, rallentano l’ultimazione del lavoro. Anche se il grosso è stato fatto”. Come detto però, diventa impossibile che il Previsionale possa essere incardinato all’ordine del giorno del Consiglio provinciale entro il 31 maggio. Dopo l’approvazione in Giunta infatti, bisognerà attendere l’analisi e il parere dei Revisori dei Conti, che comunque stanno seguendo l’iter della manovra e quindi dovrebbero “prendersi” intorno ai tre giorni di tempo. Poi l’arrivo in commissione consiliare per l’ok e l’inserimento all’Odg (anche se in realtà la delibera sarebbe dovuta arrivare ai consiglieri 30 giorni prima del passaggio in aula). Superati i termini, rischio commissariamento regionale? “Si, ma i tempi per l’invio dalla Regione di un proprio commissario solo lunghi – continua Terranova – nel frattempo avremo sicuramente ultimato il procedimento”. Dunque basterà “avvertire” per evitare ulteriori complicazioni?
Il nodo vero sembra comunque essere legato allo sforamento del Patto di Stabilità. A tal proposito Terranova ha annunciato che di raccordo con il presidente Nanni Ricevuto, chiederà all’Unione Provincie Italiane (UPI), così come hanno fatto le Province abruzzesi per rispondere in tempi brevi all’emergenza terremoto, di ottenere l’alleggerimento dei vincoli dal Patto per mettere l’Ente in condizioni di liberare risorse. Ciò, trovandosi la Provincia di Messina nella zona 1 tra quelle a rischio sismico, individuate nel piano della Protezione Civile Nazionale.
E’ evidente però, che i ritardi sono dovuti in buona parte, se non per la totalità, ai singoli interessi degli attori politici in campo. Chi sponsorizza una causa realmente importante, chi pretende risorse per la propria zona, chi ha mire esclusivamente politiche e propagandistiche: ogni “anima partitica” cerca di muoversi, procurandosi il proprio spazio all’interno del Bilancio. In tutto questo hanno assunto inevitabilmente una forte influenza gli scenari che vanno aprendosi a Palermo. Lo scossone dato da Raffaele Lombardo infatti, potrebbe far cambiare il panorama politico anche locale, fino a portare alla modifica degli attuali assetti di Giunta. In attesa di eventuali cambiamenti, l’attività dell’Ente resta semi-paralizzata, perché come dice il noto proverbio “senza soldi non si canta messa”.
Nell’articolo correlato in basso altri dettagli