Rfi abbandona Messina, Buzzanca chiama a raccolta i deputati

Nuovo appello del sindaco Giuseppe Buzzanca ai deputati regionali e nazionali. L’argomento di cui discutere non è nuovo: la dismissione, graduale ma inesorabile, che le Ferrovie stanno mettendo in atto in Sicilia e in particolare a Messina. Problema già sollevato da parlamentari, sindacati, gli stessi cittadini, ma Rfi da quest’orecchio non ci sente. Ecco perché il sindaco pensa ad una task force con la deputazione messinese al fianco dell’amministrazione. «Lo scenario innovativo – afferma in una nota – e la rivoluzione nel modo di viaggiare che le Ferrovie stanno attuando con nuove linee ferroviarie e stazioni del futuro in tutto il Paese, non ha come obiettivo la Sicilia».

«Non si può continuare – aggiunge Buzzanca – ad assistere ad un lento e graduale disimpegno dell’azione delle Ferrovie nell’Isola e nei collegamenti tra le città siciliane, ed in particolare tra Messina e le dorsali orientale ed occidentale. Non è solo un disinteresse nei confronti delle linee, del materiale rotabile ma anche per il personale viaggiante e non di Rfi che opera nell’Isola. Non posso che concordare con quanto nelle scorse settimane l’on. Enzo Garofalo, componente della commissione trasporti della Camera dei deputati ha sottolineato sulla tematica, lamentando navi traghetto che diminuiscono nello Stretto, modifiche ai treni, disservizi che danno certezza dell’abbandono di Fs/Rfi».

«Per evitare – continua ancora il sindaco – che ci sia quindi un abbandono della politica su questi temi così importanti per le comunità siciliana e soprattutto per i messinesi, mi farò carico di indire un incontro a palazzo Zanca con le deputazioni nazionale e regionale del messinese, per affrontare questo tema e per chiedere al Governo ed alle Ferrovie risposte chiare ma soprattutto un cambiamento di indirizzo gestionale sulle questioni legate ai trasporti in Sicilia. Del resto nell’incontro avuto a Roma nell’agosto dello scorso anno, con l’amministratore delegato di Fs, Mauro Moretti, vi era stata assicurazione che le opere viarie e ferroviarie di Messina interdipendenti con il Ponte sullo Stretto sarebbero state inserite nell’atto aggiuntivo dell’Intesa Generale Quadro, prevista dalla Legge Obiettivo, sottoscritta dal Governo e dalla Regione Siciliana. Nel corso di quell’incontro, ma anche nei successivi confronti ci erano state – conclude Buzzanca – sempre assicurazioni per il miglioramento del servizio ferroviario e dei collegamenti in Sicilia e nello Stretto».

S.C.