Il presidente Berlusconi, lo scorso fine settimana in visita nella “perla dello Jonio” dove a sorpresa ha raggiunto la famiglia in vacanza in Sicilia già da qualche giorno, non ha mancato di rilasciare qualche battuta anche sul futuro del casinò di Taormina in vista di una possibile riapertura: una questione di cui ha dichiarato di aver discusso con il primo cittadino del comune jonico Mauro Passalacqua nell’intento di restituire al piccolo centro una delle più importanti attrattive turistiche.
Sull’argomento, più volte discusso anche in consiglio provinciale, interviene anche l’assessore regionale al turismo Titti Bufardeci, che afferma sia giunto il momento di passare dalla promesse ai fatti concreti «C’è un preciso ordine del giorno del parlamento nazionale e va rispettato», continua il rappresentante regionale, che sottolinea la specificità del caso Taormina: «Bisogna porre rimedio a un torto subito più di 40 anni fa dalla Sicilia. Quando la casa da gioco venne chiusa si limitarono le potenzialità di quella splendida località che è Taormina. Non dimentichiamo che sino a quel momento Taormina era in grado di competere con le destinazioni top level del turismo mondiale. Ci sono tanti aspetti da considerare: ma non credo sia giusto, in un’ottica di turismo integrato che rilanci l’intero sistema Italia, che la casa da gioco più a sud del nostro Paese sia quella di Sanremo».