La riapertura della piscina Cappuccini, avvenuta stamani alle presenza del sottosegretario allo Sport Rocco Crimi, del sindaco Giuseppe Buzzanca, del presidente regionale della Federazione Italiana Nuoto Sergio Parisi e del presidente provinciale del Coni Giovanni Bonanno, porta con sé due notizie, una buona e una un po’ meno. Quella buona è che torna fruibile un impianto natatorio di buon livello, che in passato ha ospitato manifestazioni internazionali del calibro delle Universiadi. Quella meno buona è che c’è ancora molto da lavorare. Come testimoniano le foto di Dino Sturiale (vedi fotogallery), i lavori di manutenzione non sono ancora stati completati (del resto rimangono quattro mesi per la conclusione dell’appalto), diversi fili scoperti, le docce non in stato eccezionale e un’infermeria adibita a sgabuzzino lasciano intendere che bisognerà rimboccarsi le maniche nelle prossime settimane.
Dopo la benedizione della piscina coperta, che è stata impartita da mons. Antonino Cento, Buzzanca ha sottolineato l’importanza della riapertura dell’impianto, la cui gestione temporanea è stata affidata alla Asd Waterpolo, per l’allenamento degli atleti delle società sportive, e la normale attività amatoriale. «Importante – ha detto poi il sindaco – l’attenzione che il sottosegretario con delega allo sport dedica a Messina». Lo stesso Crimi ha assicurato che, non «soltanto per le questioni legate alla propria delega, ma anche per le altre esigenze infrastrutturali che la città avrà, continuerà a non far mancare l’attenzione del Governo nazionale per interventi e risorse». A suggellare l’apertura dell’impianto natatorio il tuffo e la “vasca” che ha compiuto l’ottantenne Finy Fichera, campione europeo e mondiale di nuoto master.
(nelle foto di Dino Sturiale: la piscina interna; Crimi, Buzzanca e Bonanno. In fotogallery le cose che non vanno dell’impianto)