Riflessione di Sinistra e Libertà sulla possibile destinazione dell’ex ospedale Margherita

E’ Sinistra e Libertà, per voce dei suoi attivisti Beniamino Ginatempo, Daniele Ialacqua, Dino Alessi e Peppino Restifo, a tornare sulla questione “ex-ospedale Margherita”.

Sulla nuova destinazine dell’ospedale sono state fatte tante ipotesi, da quella del complesso alberghero (possibilità osteggiata dal sindaco Giuseppe Buzzanca) a quella di polo culturale avanzata dal vicesindaco Giovanni Ardizzone.

«Tuttavia – scrivono i quattro – tutti in questa vicenda sembrano dimenticare una grave recente emergenza: il rischio di perdita di posti letto ospedalieri, che si avrà a Messina allorquando alcuni reparti dell’ospedale Piemonte saranno chiusi, perché fatiscenti ed esposti a gravissimi rischi sismici e di crolli. Nel quadro dei tagli indiscriminati alla sanità siciliana, una diminuzione di posti letto a Messina favorirà verosimilmente altre province, cui il presidente Lombardo è forse più interessato. E ciò accresce la nostra preoccupazione e dovrebbe vedere in prima linea il sindaco Buzzanca ed il vice sindaco Ardizzone in una battaglia in difesa della salute dei messinesi».

Gli esponenti di Sinistra e Libertà vedono come “l’uovo di Colombo” il tentativo di recuperare alcuni padiglioni dell’ex-ospedale Margherita, per tamponare l’eventuale temporanea chiusura di alcuni edifici del Piemonte. «Certamente – continuano – questo richiederà sforzi amministrativi per superare vincoli e difficoltà burocratiche e verosimilmente bisognerà reperire finanziamenti. Nulla, però, che la volontà politica non possa superare di slancio in una emergenza grave come quella del Piemonte. Certamente accadrebbe così altrove in Europa ed in Italia, dove parlamentari nazionali e

regionali, amministratori provinciali e comunali farebbero i salti mortali per tutelare salute pubblica e lavoro».

«Perchè – si chiedono – il sindaco Buzzanca non ha fino ad oggi proposto di usare temporaneamente alcuni padiglioni del Margherita? Come mai non se ne ricorda, nel momento in cui si oppone alle speculazioni su quest’area? Eppure questi spazi, fra cui pure una vasta area di parcheggio nelle vicinanze del capolinea del tram, sono da circa un decennio sottratti alla pubblica fruizione. E Messina nord necessiterebbe di una seconda caserma di vigili del fuoco, di un altro punto di pronto soccorso, un sistema integrato di trasporti pubblici, verde pubblico e tanto altro».

Vista da questa angolazione – concludono gli esponenti del partito – questa vicenda ci fa pensare che il tesoretto dell’ex-ospedale Margherita è il terreno di scontro di gruppi di speculatori. La cosa grave è, però, che il sindaco on. Buzzanca sembra assistere a questo scontro senza curarsi troppo degli interessi dei messinesi. Sarà forse perché le prossime elezioni sono lontane?