Rifondazione e Comunisti italiani esprimono solidarietà a Roy Paci

L’antefatto è ormai noto: nella serata finale della 70esima Campionaria, durante la propria esibizione sul palco principale, il musicista Roy Paci ha invitato a parlare il pacifista e noto “Nopontista” Renato Accorinti, il quale per quasi un quarto d’ora ha parlato del Ponte ma anche di altre vicende politiche e sociali della città. Un fatto, questo, che ha mandato su tutte le furie il commissario della Fiera Fabio D’Amore, il quale ha accusato Paci di aver utilizzato lo spazio concesso per qualcosa che non era stato richiesto, “politicizzando” uno spettacolo musicale. Da qui l’intenzione di adire a vie legali.

Oggi arriva la presa di posizione di due partiti, le federazioni provinciali di Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani, che esprimono solidarietà all’artista. «Ci chiediamo – si legge in una nota – se a dar fastidio al commissario siano state più le parole di Roy Paci, il dissenso alla costruzione della-cattedrale nel deserto- o gli applausi scroscianti del pubblico, ogni qual volta si parlava contro la costruzione del ponte o contro una politica fatta dai -politicanti-. Le uniche notizie che ci pervengono dai giornali locali, riportano solamente la versione del commissario D’Amore, e cioè, che ha dato mandato ai propri legali per rescindere il contratto con l’artista, perché -si è danneggiata l’immagine della Fiera-. Questa presa di posizione estremista, con il silenzio-assenso dell’amministrazione locale è il sintomo dell’aria che si respira a Messina verso le voci dissenzienti e confonde il pagare un artista con il comprare le sue idee».