Rinnovo Cda degli Iacp. Novità per Messina

Anteprima. Il governo regionale dovrebbe rinnovare a breve i consigli di amministrazione dei dieci Istituti Autonomi per le Case Popolari. Mercoledì prossimo dovrebbero arrivare sul tavolo della Giunta i nomi dei nuovi componenti dei Cda delle varie province, pronti per la ratifica. Complessivamente cento nuove cariche pubbliche.

Per quanto riguarda Messina, dovrebbero esserci dei cambiamenti rispetto a quanto previsto in questi mesi. (vedi articolo correlato in basso). Confermato per la presidenza l’architetto Antonino Damiano del Pdl, area Schifani-Alfano. La vicepresidenza dovrebbe andare invece al Movimento per l’Autonomia e nello specifico al milazzese Carmelo Torre. La novità sarebbe nell’uomo che andrà a ricoprire l’incarico di componente del Consiglio. Al precedentemente designato Marco Giorgianni (al quale mancherebbero i titoli), dovrebbe sostituirsi l’ex consigliere comunale di Patti Carmelo Campana, sempre di area D’Alia.

Come componente del Collegio dei Sindaci, dovrebbe invece esserci “spazio” per Francesco Cannavò del Pdl.

Per quanto riguarda i compensi, al presidente andranno circa seimila euro al mese, mentre il suo vice ne guadagnerà poco meno di tremila. Duemila e seicento euro invece, l´onorario degli altri membri del Cda. Tutti i componenti hanno inoltre diritto alle spese di missione e all’aspettativa.

Ricordiamo intanto che la Giunta regionale ha elaborato una bozza di riforma che prevede una drastica riduzione delle poltrone, come detto, attualmente cento. Proprio nel corso della scorsa settimana, sull’argomento, sono intervenuti i due deputati del Pdl Falcone e Currenti, sostenendo che: -Dieci consiglieri di amministrazione per ciascuno dei dieci Iacp, in tempi di grave crisi economica, di drammi occupazionali e di contenimento della spesa pubblica, costituiscono uno scandalo per tutti i cittadini siciliani. Nelle altre regioni da tempo gli Iacp non ci sono più perché sono state trasformati in agenzie, con strutture più snelle ed efficaci, dotate di amministratori unici o di Cda ridotti-. Sulla linea dei tagli comunque, viaggia anche l´Assessore Gentile, che promette di dimezzare i Cda non appena entrerà in vigore la riforma (l’iter prevede l’esame della Giunta e la successiva approvazione dell’Ars).