Riportiamo di seguito il documento di protesta inviato dal Cress, il Consorzio regionale nti servizi sanitari, relativo al decreto frimato dall’assessore regionale alla sanità Russo e già pronto ad approdare al Ministero e in commissione sanità, sulla riorganiuzzazione del servizo di emergenza urgenza del 118. Secondo quanto lamenta il presidente del Consorzio Nunzio Mannino, le nuove disposizioni del governo regionale escluderebbero aprioristicamente la possibilità di comprendere anche le associazioni di categoria Aresa, Coresa e Repas (componenti del Cress) nell’assegnazione dei nuovi servizi, lasciando invece starda libera ad un nuovo organismo costituito da Regione Sicilia e Croce Rossa. Quest’ultima secondo stabilito da Russo, viene considerato l’ “attore” più adatto a ricoprire tale nuovo ruolo di corrodinamento perchè dotato di un adatta rete di telecomunicazione. E proprio a questo punto però che insorge il Cress che nelle decisioni prese dal responsabile regionale dichiara di “leggere” ben altre ragioni a discapito delle ditte che finora hanno operato nel settore. Di seguito il documento integrale.
Siamo tre Associazione di Categoria: ARESA, CORESA e REPAS e rappresentiamo circa il 70% delle Ditte e delle Associazioni operanti nel Settore Sanitario Siciliano, il restante 30% è costituito dalle Misericordie, dall’ANPAS e da Altre Ditte Private. Disponiamo di 920 mezzi tra Ambulanze di Rianimazione, Ambulanze di Soccorso, Autovetture per trasporto plasma ed organi e Autovetture per trasporto di persone in particolari condizioni. Disponiamo di 500 dipendenti e di oltre 2500 volontari in attesa di sistemazione. Svolgiamo il nostro lavoro da decenni e ancora oggi ci occupiamo: di pronto soccorso (siamo stati noi, infatti, a gestire il servizio del 118 in fase sperimentale a tariffe molto esigue); dei trasferimenti all’interno delle strutture ospedaliere; dei trasporti da o verso altri Presidi, del trasporto plasma ed organi; Delle assistenze alle Manifestazioni; del trasporto emodializzati, ecc ..
Nei giorni scorsi, è stato firmato dall’Assessore alla Sanità della Regione Sicilia, Massimo Russo, lo Schema di Decreto che fissa le nuove linee Guida per la riorganizzazione del servizio di Emergenza-Urgenza 118 nel territorio siciliano. Il Decreto, il cui testo è stato già inviato al Ministero per l’ottenimento della sua validazione e alla Commissione Sanità dell’ARS, prevede che la gestione del trasporto sanitaria su gomma venga affidata ad un Organismo Pubblico (UNA FONDAZIONE) costituito dalla Regione Sicilia e dalla Croce Rossa Italiana (che lascia dunque la SISE) con il preciso compito di assicurare il mantenimento del livello occupazionale relativamente agli autisti-soccorritori già impiegati nel servizio di emergenza attraverso il SISE “alla data del luglio 2009”. Secondo l’Assessore Russo, la “Fondazione” deve essere costituita solo da REGIONE – CROCE ROSSA in quanto quest’ultima: ”è l’unico soggetto che dispone di una rete di telecomunicazione adeguata“. Ma può una rete di Telecomunicazioni rappresentare un obbligo a mantenere questo rapporto con la C.R.I. (Siciliana)??
“Il nuovo piano organizzativo prevede inoltre – continua l’ufficio stampa – di
dotare di personale sanitario stabile e dedicato le quattro centrali operative
siciliane, nella misura adeguata ai volumi di attività. Sarà assegnato il trasporto sanitario assistito anche al 118: circa 25 ambulanze su 256 complessive, con relativa dotazione di autisti e soccorritori, saranno entro un anno destinate alle aree di emergenza ospedaliere per assolvere alle necessità dei trasporti intra ed interospedalieri ed al trasporto organi e sangue”.Cosa comporta questo nuovo piano organizzativo?? La sistemazione di 3.200 circa autisti – soccorritori che fino ad ora hanno lavorato con contratti a tempo determinato per una società privata chiamata SISE, Società nata in seguito all’affidamento triennale del Servizio di Emergenza – Urgenza 118 alla Croce Rossa Italiana (Siciliana); questi “Autisti” hanno, infatti, il DIRITTO, ma anche la “Fortuna” di diventare Impiegati Regionali senza aver VINTO un Concorso
(come avviene nel resto del Mondo), ma attraverso “la cessione del Ramo d’Azienda SISE con il personale alla Fondazione (che ricordiamo si avvale dell’esclusiva Collaborazione della CRI (Siciliana)”; La chiusura di circa 200 Ditte di Ambulanze esistenti nel Territorio Regionale che da Gennaio 2010 non avrebbero più ragione di esistere, per mancanza di lavoro, visto che il MONOPOLIO dei trasporti sanitari il GOVERNO REGIONALE lo sta consegnando nelle mani della FONDAZIONE o della Croce Rossa se si preferisce; Nell’aprile del 2009 è stato costituito nella Provincia di Messina un Consorzio, il C.R.E.S.S. (Consorzio Regionale Enti Servizi Sanitari), che attraverso le altre Associazioni di Categoria potrebbe estendersi in tutto il territorio regionale e
dare quindi un supporto più valido e sostanzioso alla Nostra SICILIA.
I nostri perché sono numerosi:
Perché tale Consorzio, così come le Misericordie, l’ANPAS insomma gli Enti che
svolgono Servizi Sanitari non possono fare parte della Fondazione??
Perché la Croce Rossa (Siciliana) è l’unico Ente capace di svolgere questo
“MONOPOLIO” che fino ad oggi si era limitato alla gestione del 118, ma adesso, con questo nuovo piano organizzativo, vede “chiudere” tutte le nostre Ditte??
Una volta ottenuto il MONOPOLIO di tutti i servizi sanitari finirà come il servizio del 118 aumentato in questi 7 anni del 1000 % (facile sviluppare servizi con questi aumenti!)??
Ma il Governo Nazionale dov’è??
Può essere che non è in grado di salvaguardare il lavoro delle nostre Ditte, i
sacrifici di tanti anni di lavoro e che permette di affidare “TUTTO” a questa
fantomatica “Fondazione”??
Quali sono i benefici o gli interessi che si ricavano da questa manovra?? E Chi li ricava??
E i Politici siciliani dove sono??? Si vedono solo durante i periodi di elezioni?’
Prima è stata creata questa Società mista (SISE) a socio Unico Croce Rossa, adesso questa Fondazione coadiuvata solo dalla Croce Rossa, ma esiste solo la Croce Rossa in Sicilia??
Se la FIAT di Termini Imerese chiude, i disoccupati verranno assunti dalla Regione??Sino ad oggi qualcuno si è preso l’onere di assumere o di occuparsi dei centinaia di operai rimasti disoccupati in seguito alla chiusura di Ditte Private??