Uno è era sommerso dai microfoni, quasi travolto dalla calca dei cronisti. L’altro ha scelto il basso profilo, lontano dai flash e dalle telecamere. Il primo, il presidente del Senato Renato Schifani, ha fatto visita nel pomeriggio agli sfollati dell’hotel Europa. Il secondo, l’attuale segretario nazionale del Pd Dario Franceschini, ha fatto lo stesso in mattinata, facendo tappa anche negli alberghi della zona nord. Insieme a Schifani il presidente della Provincia Nanni Ricevuto e il sindaco Giuseppe Buzzanca. Poco prima dell’arrivo di Schifani, Ricevuto si è lasciato andare ad uno sfogo coi giornalisti presenti: «Dedico una -pernacchia- al cronista del quotidiano Libero, di cui non mi ricordo il nome, che lancia la proposta di sostituire gli amministratori locali siciliani con quelli padani, gli unici considerati efficienti». E ancora: «Preciso quella che è una defaillance di Bertolaso: la palazzina di Scaletta di cui tanto si è parlato non è stata costruita sul fiume, esiste solo un torrentello, che vi scorreva accanto da secoli». Ricevuto annuncia infine che «la settimana prossima riconvocherò tutti i sindaci della Provincia, per ripensare tutte le criticità».
Il presidente del Senato si è intrattenuto insieme a Buzzanca, Ricevuto e il prefetto Francesco Alecci con gli sfollati, poi qualche battuta sull’uscio dell’hotel. «Tutti vogliono essere rassicurati sulle proprie case – ha dichiarato – e ho risposto loro che il presidente Berlusconi ieri ha preso degli impegni, si fidino di lui. Sono sicuro che gli abitanti della mia terra sapranno vincere anche questa battaglia». Per Schifani «non è il momento delle polemiche, c’è un’inchiesta della Procura che farà luce su quello che è accaduto. Adesso occorre lavorare perché il rischio idrogeologico diventi una priorità. Il Ponte? Ormai è in fase d’avvio, ciò non toglie che dovremo individuare le strategie per mettere in sicurezza il territorio». Qualche battuta anche sull’assurda decisione della Federcalcio di non far svolgere il minuto di silenzio sui campi di serie A e serie B: «E’ una decisione che si commenta da sé, una grave mancanza di sensibilità».
In mattinata era stato Franceschini a dare sostegno agli sfollati. Non ha parlato, il candidato alla segreteria del Pd, lasciando che fosse il segretario regionale Francantonio Genovese a rilasciare delle dichiarazioni. «Incontrando in forma privata le famiglie sfollate dai luoghi del nubifragio che ha drammaticamente colpito Messina, Dario Franceschini ha saputo trasmettere un reale sentimento di solidarietà e un segno tangibile di interessamento nei loro confronti, ascoltando le loro storie, dando sfogo allo loro rabbia e alle loro preoccupazioni, lontano dagli obiettivi delle telecamere e dai flash dei fotografi. Dalle parole degli sfollati è emerso soprattutto lo sdegno per la precarietà di una situazione che le istituzioni, hanno affermato gli stessi cittadini parlando con Franceschini, conoscevano molto bene da due anni e di cui adesso nessuno sembra più ricordarsi. Tanta rabbia e tanto dolore non possono essere soffocati da balletti di responsabilità, a qualunque livello, o dichiarazioni di maniera».
Franceschini, aggiunge Genovese, «ha assicurato che l’attenzione del Pd resterà alta: è mia intenzione passare subito ai fatti. Presentero’ nei prossimi giorni un’interrogazione parlamentare per chiedere come stati spesi dal Ministero dell’Ambiente e dalla Regione i fondi per combattere il dissesto idrogeologico e che fine ha fatto la richiesta d’intervento per il territorio di Giampilieri presentata dopo l’alluvione del 25 ottobre del 2007. Se esistono spiegazioni diverse da quelle che abbiamo letto sui giornali, francamente gravi, il Governo le illustri in Parlamento, altrimenti si assuma la responsabilita’ di una tragedia annunciata».
In photogallery le foto di Dino Sturiale