Scoglio respinge le accuse: «Ho agito per l’interesse pubblico della città»

Gli echi della bomba giudiziaria esplosa sulla vicenda stadi non possono non giungere a Palazzo Zanca, dove la politica si occupa dell’F.C. Messina e di quella famosa convenzione da mesi. Non ultima la seduta della IV commissione riunitasi ieri e nella quale si è deciso di chiedere la revoca della stessa, previo un consulto con il legale incaricato per la vicenda dal sindaco, l’avv. Giuseppe Mazzarella. Commissione durante la quale, in maniera diremmo quasi profetica, il segretario generale del Comune Filippo Ribaudo aveva sottolineato come l’attuale assessore ai Lavori pubblici ed ex city manager Gianfranco Scoglio dovesse rimanere fuori dall’incontro previsto per oggi con Mazzarella perché parte in causa. Meno di ventiquattrore dopo, ecco l’avviso di garanzia per abuso d’ufficio proprio nei confronti di Scoglio.

L’assessore non l’ha presa bene, e si dice «amareggiato anche e soprattutto perché non si è compreso che così sarà sempre più impossibile creare una sinergia pubblico-privato. Ci tengo a sottolineare che l’accordo è a vantaggio economico e patrimoniale del Comune, e non certo dei Franza, perché l’F.C. Messina deve pagare il diritto di superficie con la copertura dello stadio, parliamo di 36 milioni di euro, e non solo. Mi chiedo poi – prosegue Scoglio – perché questa cosa venga fuori adesso, quando la convenzione è stata predisposta cinque anni fa. Allora andavamo tutti gratis in tribuna e tutta la città premeva affinché si andasse avanti, oggi la pressione ambientale è certamente diversa. Posso dire che da politico favorirò sempre chiunque farà l’interesse pubblico della città. Sono poi l’unico che è stato coinvolto in dieci processi, assolto per otto mentre due sono pendenti. Altri che hanno distrutto questa città non sono mai stati sfiorati dalla giustizia».

Scoglio chiarisce poi che è vero, come avvocato di professione è consulente del gruppo Franza (da quando non è più direttore generale), ma in quanto tale non si è mai occupato della questione stadi. Per la convenzione gli armatori si sono affidati alla moglie di Scoglio, avvocato anch’ella, ma solo dopo che lo stesso Scoglio aveva lasciato l’incarico di city manager del Comune di Messina. «Sotto il profilo del diritto – aggiunge – ho sempre agito sotto la luce del sole. Voglio chiarire anche che se la IV commissione volesse invitarmi, io non mi asterrei dall’intervenire. Certamente non posso occuparmi da assessore di questioni che riguardano i Franza come qualsiasi altro mio cliente». Scoglio, ricevuto l’avviso di garanzia, ha provveduto subito a rimettere il proprio incarico di assessore al sindaco Giuseppe Buzzanca, il quale non ha esitato a confermargli la sua piena fiducia.