“Il ruolo conferitomi mi riempie di orgoglio ma nello stesso tempo mi impegna ancora di più insieme ai componenti della direzione e della assemblea provinciale recentemente costituitasi a progettare iniziative concrete e a portare alla ribalta nazionale le problematiche dei giovani messinesi che non hanno più fiducia nella politica e nelle istituzioni. Noi giovani democratici possiamo e dobbiamo trasmettere ai nostri coetanei gli stimoli del rinnovamento e dell’innovazione elementi cardine di un nuovo e unico movimento giovanile”. Queste le prime parole del ventiquattrenne Antonio Picone eletto alla direzione nazionale dei di Giovani democratici.
Durante l’assemblea Nazionale si è dibattuto sulle nuove generazioni, analizzando un paese vecchio e chiuso, che deve ripartire. Diritto allo studio, innovazione tecnologica, ambiente, tutele sociali sono stati temi sui quali si è aperto un vivace e costruttivo confronto perché cambiare realmente il paese secondo i Giovani Democratici è la “exit strategy” per uscire dalla crisi. Si è discusso inoltre di come le giovani generazioni possono essere utili a se stesse e al paese e di come possono essere la locomotiva di un paese che rallenta. Una discussione sulle politiche, oltre che sulla politica. Sui temi e sulle proposte perchè di questo i giovani hanno bisogno.
Proprio in questa sede è partita la campagna dei Giovani democratici per inviare al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, una cartolina-appello per l’accorpamento della data del referendum con quella delle elezioni europee e amministrative. L’obiettivo è quello di evitare lo spreco di oltre 460 milioni di euro (circa mille miliardi delle vecchie lire) e utilizzare queste ingenti risorse per il comparto sicurezza.