SCALETTA. “Scaletta è un comune in dissesto, impegnare anche 100 euro è impossibile. Eppure siamo riusciti a garantire un minimo di vivibilità”. Tutti i componenti della Giunta ed il presidente del Consiglio, hanno contribuito per coprire spese e salvare dal torpore la comunità. Rinunciando all’indennità di carica o parte di essa. “Siamo stati gli unici nella storia di questo paese – spiega il vicesindaco, Gabriele Avigliani – a contribuire periodicamente, prima del dissesto con la rinuncia formale e successivamente con i contributi diretti, per l’organizzazione di numerosissime manifestazioni di promozione del Castello Rufo Ruffo, che hanno attirato migliaia di visitatori.
Attraverso il nostro contributo – aggiunge il vicesindaco – sono state finanziate le manifestazioni estive, il cineforum, il carnevale e l’iniziativa Scaletta Bedda”. Ma quei soldi sono serviti anche ad altro. Alla ristrutturazione di arredo urbano e al recupero di aree. E non solo. Attraverso l’acquisto dei voucher, il contributo economico degli amministratori (ed in questo caso anche la minoranza ha contribuito) si è data la possibilità di impegnare alcuni giovani nella realizzazione di piccoli interventi sul territorio, ad esempio la pulizia della spiaggia.
Su altri fronti l’amministrazione ha finanziato le divise del gruppo di Protezione civile comunale ed ha contribuito a sostenere la locale squadra di calcio femminile”. Alcuni amministratori hanno messo a disposizione professionalità e tempo. Per la gestione della rete dei computers e del sito internet l’ente ha risparmiato oltre 30mila euro in 4 anni, con risultati di gran lunga migliori rispetto al passato in termini di informatizzazione dell’ente e comunicazione diretta con i cittadini. Gli amministratori hanno pensato anche di contribuire all’organizzazione del festival musicale delle scuole che si è tenuto nei giorni scorsi al Castello Rufo Ruffo e all’inaugurazione del Centro polifunzionale di contrada Foraggine.
Carmelo Caspanello