La spada di Damocle su Messina

Questa mattina il Consiglio di Giustizia Amministrativa ha discusso del ricorso presentanto da Gianni De Michelis circa la titolarità del simbolo del Garofano, che rischia di mettere in serio dubbio l’esito delle Elezioni Amministrative del 2005. La decisione del Consiglio di Giustizia, chiamato a definire la contesa tra De Michelis e Bobo Craxi, potrebbe arrivare fra qualche giorno o perfino fra qualche mese. Nessuna ipotesi può essere formulata rispetto a quando verrà depositata la sentenza, che è attesa da tutte le parti politiche ma, soprattutto, dalla Città con grande interesse. In questa vicenda fra i due piccoli partiti socialisti si gioca l’esito della tornata elettorale che, dopo anni di commissariamento, aveva restituito un Sindaco a Messina. Il rischio davvero assurdo è che la città si ritrovi ancora una volta senza un’amministrazione eletta dai cittadini, per effetto dell’annullamento delle elezioni e della decadenza del Sindaco.

Tecnicamente la questione riguarda le due anime socialiste capeggiate una da Gianni De Michelis e l’altra da Bobo Craxi. Il primo, dopo la sentenza negativa del Tar, rivendica al Cga la titolarità del simbolo del Garofano, conteso con Bobo Craxi. La lista presentata da De Michelis venne esclusa qualche giorno prima delle amministrative del 2005. La lista avrebbe dovuto forse comunque competere nella tornata elettorale e non essere esclusa preventivamente. In passato, in una seduta congiunta con il Consiglio di Stato, il Cga aveva dichiarato sbagliata l’esclusione della lista di De Michelis prima della tornata elettorale del novembre del 2005.

Il futuro della città di Messina si riaffida per l’ennesima volta alle mani del Consiglio di Giustizia con la speranza che tutto vada per il meglio.