Stadi San Filippo e Celeste, i consiglieri chiedono la revoca della concessione

La vicenda stadi giunge ad una nuova svolta, che stavolta potrebbe rivelarsi quella decisiva. La IV commissione consiliare di Palazzo Zanca, presieduta dal consigliere Udc Tanino Caliò, era chiamata oggi a pronunciarsi sulla delibera predisposta dall’ormai ex dirigente allo Sport Giacomo Leotta e con la quale si chiedeva la sospensione di due mesi della concessione degli stadi San Filippo e Celeste all’F.C. Messina dei Franza. Una delibera che faceva seguito alla proposta avanzata dai consiglieri del Pdl Nello Pergolizzi e Giuseppe Melazzo. Ma oggi la sospensione non basta più, ed in base ai nuovi particolari emersi anche nella seduta di oggi, la IV commissione ha deciso all’unanimità di rimandare al mittente la delibera per l’assenza di «motivazioni giuridiche», ma soprattutto di predisporne una nuova nella quale si chieda la revoca totale della concessione stessa.

Sulla praticabilità di questo percorso sarà ascoltato domani l’avvocato amministrativista Giuseppe Mazzarella, incaricato nell’agosto scorso dal sindaco Giuseppe Buzzanca di occuparsi della questione. All’incontro parteciperanno il dirigente dell’Avvocatura, Diane Litrico, il nuovo capo del dipartimento Sport Natale Castronovo, il suo predecessore Leotta e il segretario generale Filippo Ribaudo. Non ci sarà Gianfranco Scoglio, redattore della convenzione, per ragioni di opportunità (conflitti d’interesse?) evidenziate dallo stesso Ribaudo. Dopodiché la commissione, in seduta straordinaria, tornerà a riunirsi giovedì.

E’ questa la novità più rilevante di oggi, ma non l’unica. Dalle carte esaminate sarebbe emerso che l’F.C. Messina non avrebbe alcun titolo a subconcedere a sua volta lo stadio a società minori, se non gratuitamente, mentre il Camaro, che milita nel campionato di Eccellenza, dovrà sborsare a fine stagione una cifra vicina ai 40.000 euro. In verità già al momento della concessione Vincenzo Franza aveva chiarito che si tratta di costi -vivi- di gestione, e non di un vero e proprio canone, quindi questo punto sarà da chiarire.

La -chicca- più interessante venuta fuori dalla seduta di oggi, invece, riguarda la famosa delibera 11/C targata Gaspare Sinatra, che non sarebbe mai stata trasmessa alla società F.C. Messina, divenendo dunque «esecutiva ma non efficace» (ma su questo punto gli stessi dirigenti sono discordi). Inoltre la stessa 11/C è una bozza di accordo procedimentale, accordo che non sarebbe mai stato firmato a causa di alcuni refusi che avevano richiesto l’intervento del dirigente Leotta, il quale avrebbe dovuto predisporre una delibera modificativa mai effettivamente realizzata. A questo punto, secondo i consiglieri comunali della IV commissione, tenuto conto anche dei diversi inadempimenti da parte dell’F.C. Messina nei confronti della convenzione originaria (relative a guardania, giardinaggio, copertura dello stadio, ecc.), ci sarebbero tutti i presupposti per chiedere la revoca e dunque togliere definitivamente gli stadi ai Franza.