Arriva come un fulmine a ciel sereno con una nota di poche righe, che più di un diktat sembra ormai la presa d’atto di una -rottura-. I coordinatori del Pdl dicono no ai «ribaltoni» in Sicilia: «Invitiamo il presidente della Regione Raffaele Lombardo ad impegnarsi al massimo per ricomporre la maggioranza di centrodestra e ad escludere qualsiasi ipotesi di ribaltone o di governo locale sostenuto, direttamente o indirettamente, da forze politiche diverse da quelle che hanno contribuito in modo determinante e maggioritario alla sua elezione».
Il documento porta la firma dei tre coordinatori: Ignazio La Russa, Denis Verdini e Sandro Bondi: «Soluzioni diverse non sarebbero accettabili – prosegue la nota – per gli elettori e per il Popolo della Libertà. In questo caso, infatti, verrebbero violati i principi della democrazia maggioritaria e si darebbe luogo a governi privi di legittimità popolare».
L’intervento del coordinamento del Pdl segue gli attacchi sferrati ieri a Lombardo dal presidente del Senato Renato Schifani e dal Guardasigilli Angelino Alfano, punti di riferimento del partito “ufficiale” nell’Isola. «I trasformismi sarebbero un’onta per la mia regione, se non si riesce a ricompattare la maggioranza meglio andare a votare», aveva detto Schifani, precisando di essere comunque «arbitro» e non «giocatore».
Ultime anche le dichiarazioni del coordinatore regionale Domenico Nania:- ok ad aggiustamenti ma nn parliamo di ribaltoni-.