Verso le Europee/ Mpa e Udc lanciano i messinesi Lo Monte e Naro. Pdl: dal voto dipenderanno i nuovi vertici regionali

L’obiettivo del centrodestra in vista delle elezioni Europee di giugno è quello di confermare la supremazia elettorale mostrata alle politiche di un anno fa e, a livello locale, nelle varie consultazioni regionali e amministrative. Ma ci sono poi -obiettivi nell’obiettivo-, che i singoli partiti puntano a raggiungere per ridisegnare i rapporti di forza all’interno della coalizione e, nel caso dell’Udc, per aumentare il proprio -appeal- in vista della nascita della Costituente di Centro.

I MESSINESI IN CAMPO

Due i candidati messinesi di spicco scesi in campo. Uno è Pippo Naro, leader insieme a D’Alia di una delle due anime dell’Udc dello Stretto, già senatore e oggi deputato alla Camera. La sua è vista come una candidatura forte, subito alle spalle del -capolista- Saverio Romano. A Messina il partito sembra compatto nel sostenerlo, per questo Naro ha buone chance di cambiare poltrona e di passare da Roma a Bruxelles. Due gli assessori regionali candidati: Antonello Antinoro e Pippo Gianni.

L’altro messinese, anch’egli parlamentare, è Carmelo Lo Monte, attualmente commissario provinciale del partito autonomista. Forte la concorrenza all’interno della lista nella quale tutti gli occhi sono puntati sulla new entry dell’ultima ora, il sindaco di Salemi Vittorio Sgarbi. Tra i candidati (ma solo per -trainare-), figura anche lo stesso presidente della Regione Lombardo, il quale è tornato per l’occasione a far coppia con Nello Musumeci. L’Mpa, lo ricordiamo, corre insieme a La Destra di Storace, al Partito Pensionati e ad Alleanza di Centro: un cartello riunitosi sotto il nome -Autonomia- con l’obiettivo dichiarato di superare il 4%, nonostante i sondaggi attualmente attestino Lombardo e soci intorno al 3%.

I CAVALLI DI RAZZA DEL PDL

Nel Pdl l’unico rappresentante della provincia messinese è Sebastiano Sanzarello, ma tutta l’attenzione è rivolta ai tre-quattro cavalli di razza dai cui risultati potrebbero dipendere i futuri assetti dei vertici regionali del partito. Sembra, infatti, che l’attuale duo di -co-coordinatori- formato da Giuseppe Castiglione e Domenico Nania sia provvisorio, anche perché lo schema già stabilito prevede altro: un coordinatore di Forza Italia e un vice di An. Ma gli scontri interni alla componente forzista hanno portato a questa soluzione -pro-tempore-, in attesa che le urne delle Europee offrano nuovi spunti. E non è un caso, infatti, che le diverse anime del partito abbiano espresso candidati diversi: Michele Cimino correrà per Miccichè mentre Salvatore Iacolino sarà espressione del duo Alfano-Schifani. Anche lo stesso Castiglione ha un suo -alfiere-, l’ex assessore Giovanni La Via, il cui eventuale buon risultato sarebbe il miglior biglietto da visita per l’attuale presidente della Provincia di Catania. Compatta An: il nome forte è il catanese Nino Strano, sul quale dovrebbero convergere anche i voti di Messina.

(nelle foto Naro e Lo Monte)