Dovranno rispondere di frode ai danni dello Stato e falsa attestazione in ufficio i sedici dipendenti del Comune di Furci Siculo individuati dai poliziotti del Commissariato di Taormina come nuovi “furbetti del cartellino”. Un sistema convalidato, diffuso ed ormai ben collaudato quello messo in atto dai 16 funzionari all'interno dell'ente comunale, le cui condotte sono state immortalate da immagini, video e pedinamenti.
Le indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore Roberto Conte si sono concentrate nei mesi di giugno e luglio del 2015 ed hanno permesso di appurare come i "furbetti" avessero ormai perso l'abitudine di strisciare il badge, certificando l'entrata in ufficio, senza poi però mettervi piede. Tantissimo il materiale raccolto dagli inquirenti, grazie ad apposite telecamere piazzate all'ingresso del Comune così come grazie all'analisi minuziosa di immagini e registri interni.
In altri casi, invece, non si presentavano affatto, affidando il proprio cartellino ai colleghi. Molte delle assenze, poi, venivano falsamente giustificate come "assenze di servizio" con uno specifico codice. In totale, ne sono state registrate 150 non giustificate. Anche le pause di caffè erano esageratamente "ampie": a fronte di un tempo previsto di 10 minuti, si sono registrati casi di "furbetti" che hanno accumulato 20 ore.
Tra i casi "limite", appare anche quello di un dipendente che, su 26 giorni lavorativi, si sarebbe assentato per ben 25 giorni. Per tutti loro, il Gip Monica Marino ha emesso un’ordinanza con l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. L'inchiesta conta in tutto 65 indagati su 85 funzionari.
Veronica Crocitti
ULTIMO AGGIORNAMENTO ORE 12.15