Dopo gli ultimi attacchi del sindaco Cateno De Luca alla Polizia Municipale, è il sindacato Silpol che torna a rispondere al primo cittadino.
«Non interveniamo per raccogliere la sfida lanciata dal Sindaco ai sindacati nelle varie esternazioni che giornalmente vengono postate sui social per mera azione di rimbalzo ma perché riteniamo che le generalizzazioni, con effetti denigratori non rendano necessaria chiarezza sugli argomenti trattati». Esordisce così il segretario Pippo Gemellaro, che riprende le questioni patenti e poligono.
«Le patenti di servizio prima e il non superamento della prova poligono per alcuni, fanno parte delle continue trovate propagandistiche volte a dare una rappresentazione erronea della realtà della P.M. di Messina. Va detto, nello specifico che, chi non ha patente di servizio non solo lavora normalmente nella costituzione delle pattuglie operative automontate, ma viene impiegato anche nei canonici “servizi appiedati”, quindi nessuno scandalo.
Sulla storia che concerne l’acquisizione delle patenti di servizio sarebbe opportuno verificare correttamente la cronistoria di tutta la vicenda esulando e non per questo criminalizzando la posizione di quel qualcuno che non ha superato le relative prove di esame della Motorizzazione ne tanto meno l’abilitazione di Tex Willer al poligono dei tiri.
Con questo spirito e non gravando sui costi dell’amministrazione diversi operatori hanno, nel tempo, fatto ricorso a risorse proprie ed al tempo personale per tenere prove suppletive e quindi in netta contrapposizione con quanto dichiarato.
Per chiarezza d’informazione occorre precisare che vi sono in servizio operatori, che sono sprovvisti anche della patente personale poiché ai tempi del bando di concorso non era contemplata tra i requisiti ed oggi appare fortemente discriminatoria l’assunzione di qualche ipotetica iniziativa volta a segnalare (a chi?) per l’eventuale estromissione dal profilo.
Andrebbe invece richiamata, come abbiamo fatto spesso, la grave crisi di logistica, inclusa quella dei mezzi di servizio, assai carenti che non consentono di assicurare nemmeno la costituzione e la funzionalità delle pattuglie. Ma questo è irrilevante perché e meglio scatenare le ire sui social nei confronti degli operatori della P.M. rei, a breve manca solo questo, di dover espiare la colpa del peccato originale.
Se vuole fare opera meritoria nei confronti di tutti, cittadini compresi, comunichi nel rispetto delle fonti che Le riferiscono così minuziosamente fatti e “personaggi” a chi di dovere le eventuali inottemperanze per le contestazioni di merito e ci sollevi da questa costante “gogna” di cui non avvertiamo la necessità e crediamo che non le serva per costruire il suo percorso che va basato su dati concreti della sua amministrazione della città. D’altra parte essere classificati al 95° posto non crediamo sia una condizione di vanto per Lei e per tutti noi».