E’ stata una giornata intensa, quella di ieri, per i poliziotti di Messina che si sono ritrovati ad affrontare diversi casi con un denominatore comune: la violenza sulle donne.
Il primo fatto risale allo scorso novembre quando un cinquantunenne messinese ha violentato una donna che, dopo aver finito il suo turno di lavoro, stava per raggiungere l’auto e salire. Secondo quando denunciato, l’uomo si sarebbe avvicinato e, dopo averla palpeggiata, avrebbe appoggiato con violenza il suo corpo contro quello della donna, per poi darsi alla fuga. Adesso il molestatore è stato inchiodato e messo ai domiciliari, con un divieto di allontanamento disposto dal Gip Salvatore Mastroeni.
Il secondo episodio, invece, ha avuto come triste scenario quello delle quattro mura di casa. A finire in arresto con l’accusa di maltrattamenti in famiglia sono stati due figli, accusati di aver picchiato e maltrattato le rispettive madri. Si tratta di un quarantunenne messinese che, ormai da tempo, minacciava e aggrediva la mamma di sessantacinque anni. I poliziotti lo hanno ritrovato ieri, proprio mentre con calci e pugni inveiva contro il portone di casa della povera donna. Stessa accusa per il cinquantacinquenne che invece è stato bloccato mentre urlava contro la madre ottantunenne e gravemente malata. Ad attirare l’attenzione dei vicini sono state proprio le urla di quest’ultima. Il tempestivo intervento degli agenti ha evitato il peggio.
E sempre di stalking è accusato l’uomo che, ieri pomeriggio, è finito ai domiciliari per mano degli agenti del Commissariato Messina Nord. Come appurato dalle indagini, la vittima dello stalker era una giovane professionista, ormai tartassata dalle continue chiamate e minacce, sia a casa che sul luogo di lavoro. Anche in questo caso, il provvedimento è stato firmato dal Gip Mastroeni. (Veronica Crocitti)