E' stata la celerità dell'intervento, la scansione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza, le testimonianze dei presenti, il racconto della vittima e quella Mercedes Classe A fuggita via a far sì che, nel giro di pochissime ore, gli agenti della Squadra Mobile di Messina riuscissero a mettere le mani sul terzo dei malviventi che ieri sera hanno assaltato il negozio di antiquariato di via Dogali.
Si tratta di Lorenzo Spadaro, 33 anni di Messina, soggetto già noto alle Forze dell'Ordine. Il suo nome si aggiunge dunque a quelli di Letterio Bonanno e Marco Cannavò, già individuati e bloccati poco dopo l'assalto da un finanziere fuori servizio e dai poliziotti delle Volanti aiutati da un cittadino.
LA DINAMICA. Ora dopo ora si chiariscono i contorni di quel che è accaduto ieri sera, poco prima delle 18.30, in via Dogali. Quando si sono presentati dinnanzi al negozio di antiquariato, erano in quattro: Bonanno e Cannavò, con maschere di carnevale e pistola a salve, entrano dentro il negozio; Spadaro e complice, su una Mercedes Classe A, aspettano fuori e fanno da palo.
Una volta entrati, i due assalitori intimano al titolare di consegnare soldi e preziosi, la vittima reagisce utilizzando uno spray urticante al peperoncino, uno dei due malviventi prende la pistola e lo colpisce violentemente alla testa. Fallito il colpo, entrambi escono pronti a fuggire via. Non si aspettano però che, all'esterno, un finanziere libero dal servizio si accorge di quel che avviene ed interviene. Bonanno viene bloccato e arrestato subito in via Natoli, mentre Cannavò tenta la breve fuga. A bloccarlo sono i poliziotti delle Volanti con l'aiuto di un cittadino. Uno degli stessi poliziotti viene aggredito, se la caverà con 7 giorni di prognosi.
Nel frattempo, i due complici in macchina riescono a fuggire. E' allora che parte la caccia. La macchina viene poi abbandonata poco dopo, non lontano da via Dogali. Ecco che al 113 giunge una chiamata sospetta: qualcuno denuncia il furto di una Mercedes Classe A.
A mettere gli inquirenti della Squadra Mobile sulla giusta strada sono diversi elementi: la Mercedes su cui sono stati visti fuggire, la chiamata sospetta al 113, le immagini dei sistemi di videosorveglianza, le parole dei due arrestati, il racconto di testimoni e vittima. Nel giro di poche ore, gli agenti chiudono il cerchio e individuano Lorenzo Spadaro, fermato ed arrestato a Mangialupi vicino alla sua casa. Dai vari elementi si riesce a risalire all'identità del quarto complice, che al momento si è reso irreperibile.
I REATI. Tutti e tre gli arrestati rispondono di concorso in tentata rapina. Bonanno e Cannavò, considerando l'aggrassione al titolare del negozio di antiquariato, rispondono anche di lesioni personali. In più, lo stesso Cannavò, per aver aggredito anche un poliziotto durante il tentativo di fuga, è accusato di resistenza a Pubblico Ufficiale. (Veronica Crocitti)