di Carmelo Caspanello (riprese e montaggio Matteo Arrigo)
S. TERESA DI RIVA – Erbacce alte da una parte della sede stradale. Segni di un’opera di scarificazione rimasta a metà dall’altra. In mezzo una rete divelta, che dovrebbe impedire l’accesso sul viadotto. Siamo sul ponte Agrò, che unisce S. Teresa di Riva a S. Alessio Siculo, chiuso dal settembre del 2018 in attesa di essere demolito e ricostruito in seguito alla criticità strutturali riscontrate. E’ l’inizio di un’Odissea. Al momento i due paesi jonici sono collegati da una bretella (provvisoria) realizzata sul il Torrente Agrò, all’altezza di piazza “Stracuzzi”. Nel momento in cui il corso d’acqua s’ingrossa, la bretella viene chiusa dall’Anas per ovvi motivi di sicurezza. E la Riviera jonica rimane divisa in due (l’unica alternativa alla Statale 114 è l’autostrada, i cui caselli sorgono a Roccalumera e Taormina). In autunno i timori dei cittadini aumentano, in quanto può verificarsi, tra l’altro, la pericolosa evenienza che anche ai mezzi di soccorso sia impedito il transito. I commercianti della zona sud di S. Teresa, penalizzati dalla chiusura prolungata del Ponte, ormai si sono rassegnati: “I danni sono ingenti”, il coro unanime.
I lavori appaltati dall’Anas, per 4 milioni e 800mila euro (importo adesso da aggiornare), erano stati aggiudicati nel settembre del 2019 ed avviati nel settembre del 2020. Lo scorso anno, la risoluzione del contratto con la ditta vincitrice, non più nelle condizioni finanziarie per realizzare l’opera. Poco più di un mese addietro gli amministratori dei due Comuni hanno chiesto un vertice alla prefetta Cosima Di Stani, che ha avuto luogo a fine ottobre, per evidenziare la delicatezze del disagio, non più sostenibile, che patisce da anni la comunità. Contestualmente è stato fatto il punto sullo stato delle procedure sin qui adottate. Il vertice è stato presieduto dal viceprefetto Carmelo Musolino, con i primi cittadini di S. Teresa e S. Aessio (Danilo Lo Giudice e Domenico Aliberti, accompagnato dal consigliere Roberto Bartorilla) e gli ingegneri ddell’Anas Cristiano Fogliano (capocentro di Messina), Salvatore Condurso e Fabio Sgarrella.
L’iter indicato è quello dell’accordo quadro con società già affidatarie di appalti Anas per ponti e viadotti. Anas conta di consegnar ei lavori tra febbraio e marzo. “Adesso – spiega il sindaco di S. Teresa, Danilo Lo Giudice – possiamo indicare tempi certi ai cittadini, con la speranza che questa sia davvero la volta buona. La svolta si è avuta grazie all’incontro in prefettura, convocato celermente dal vice prefetto Musolino e per questo non posso che rinnovare il mio ringraziamento. Abbiamo chiesto un intervento di pulizia delle canne sottostanti la passerella, in modo da garantire, intanto, il deflusso delle acque del torrente”. I disagi al momento restano. Le preoccupazioni anche. Ma si è aperto uno spiraglio.