Politica

Ponte e Libertà contro gli ingegneri, il fronte del sì s’incrina

MESSINA – “Totale dissenso rispetto alla nota sul ponte dell’Ordine degli ingegneri di Messina. Giacomo Gugliemo, anche lui ingegnere e socio fondatore del comitato “Ponte e Libertà” si scaglia contro le osservazioni di oggi: “Ho letto con stupore il comunicato dell’Ordine professionale al quale mi  pregio di appartenere. Pur apprezzando l’ovvio sostegno alla realizzazione del Ponte sullo Stretto da parte di tutti gli Ordini degli ingegneri e del Consiglio nazionale degli ingegneri, non comprendo la necessità di ribadire le osservazioni ( rammento a me stesso e all’estensore della nota che non sono criticità a differenza di quanto scrive) che il Comitato tecnico scientifico ha prodotto quando ha approvato il progetto definitivo”. 

Per l’Ordine degli ingegneri di Messina, l’iter di aggiornamento del progetto definitivo prosegue troppo lentamente. Ma non è così per Guglielmo. Non le manda a dire l’esponente del movimento del senatore Nino Germanà, che del ponte fa il suo elemento simbolo nella campagna elettorale per le Europee: “Oltre al contenuto di assoluta inutilità e ridondanza rispetto a quanto già prescritto dagli organi competenti e che deve essere risolto in fase di produzione del progetto esecutivo, stupisce ancora di più la forma utilizzata nei confronti di una società partecipata dello Stato che ha sempre offerto la massima disponibilità al confronto. Questa forma può dar luogo, anzi ha già dato luogo a strumentalizzazioni politiche tanto da far dire a chi avversa il ponte che gli ingegneri di Messina (tutti) esprimono perplessità sull’opera. Più saggio e consono a noi ingegneri sarebbe stato chiedere all’ad Pietro Ciucci e al direttore tecnico Valerio Mele nella loro funzione un incontro presso la sede dell’Ordine per discutere di un cronoprogramma aggiornato”.

Continua Guglielmo: “Ma sappiamo tutti che ciò potrà avvenire solo dopo l’ approvazione da parte del Cipess, momento in cui Eurolink potrà avviare le sue attività di progettazione esecutiva e cantierizzazione. Dettaglio quest’ultimo che ritengo sia ben noto all’Ordine professionale a cui appartengo. Consiglio, con il dovuto rispetto, al mio Ordine di risolvere pragmaticamente la questione invitando a Messina la società per far emergere la posizione, se è propositiva e costruttiva o meno. Il conflitto, per di più posto in questi termini, potrebbe involontariamente nuocere a noi e ai colleghi”.