Politica

Ponte, “il Tar non ha dichiarato ammissibile il ricorso di Reggio e Villa”

Ponte sullo Stretto.In merito al ricorso al Tar presentato dalla Città metropolitana di Reggio Calabria e il Comune di Villa San Giovanni, l’amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci, ha dichiarato che “la notizia sulla ammissibilità del ricorso è infondata. “La ricostruzione fornita dei fatti (e riportata da la Repubblica e altre testate, n.d.r.) – ha sostenuto Ciucci – non è assolutamente coerente con lo svolgimento dell’udienza. In particolare, diversamente da quanto ricostruito, l’avvocato incaricato dalle due amministrazioni ha rinunciato alla fase cautelare da lui stesso richiesta, con conseguente cancellazione dal ruolo della causa disposta dal presidente della sezione. È quindi falso che il Tar abbia “dichiarato ammissibile l’impugnazione del parere della commissione Via Vas” e non abbia accolto l’istanza del ministero delle Infrastrutture e di Stretto di Messina”.

“Ciò che è avvenuto processualmente – ha continuato Ciucci – è la rinuncia alla fase cautelare del giudizio da parte dei ricorrenti, che comporterà la fissazione di una nuova udienza di merito da parte del Tribunale amministrativo. Nessuna istanza del Mit e della società è stata respinta – ha concluso Ciucci -, al contrario la rinuncia alla fase cautelare da parte dei ricorrenti conferma la correttezza dell’eccezione sollevata dal ministero e dalla società circa l’assenza dei presupposti di urgenza per la richiesta di sospensione del parere Via”.

“Progetto illegittimo, inutile e dannoso”

In ogni caso la battaglia e il dibattito politico, e in parte giudiziario, sul ponte continuano. Le due istituzioni contestano proprio la Valutazione d’impatto ambientale con le prescrizioni. “Il Comune di Villa e la Città metropolitana di Reggio – si legge in una nota dell’avvocato Daniele Granara – seguiranno con attenzione il complesso e lungo procedimento, manifestando (….) la loro ferma opposizione nei confronti di un progetto illegittimo, inutile e dannoso, non solo per le realtà territoriali coinvolte, ma per l’Italia intera” (Ansa).