MESSINA – Il ponte della discordia. Il presidente del Consiglio comunale, Nello Pergolizzi, risponde ai suoi vicepresidenti: “Apprendo con stupore che due rappresentanti del Consiglio comunale della nostra città, Mirko Cantello e Giandomenico La Fauci, abbiano dedicato il loro tempo prezioso a disquisire e a prendere le distanze dal sottoscritto in merito alla nota inviata al ministro Salvini e al dottor Ciucci, in vista del previsto avvio dei lavori per la realizzazione del ponte sullo Stretto. E hanno specificato “che il presidente Pergolizzi scrive a titolo del tutto personale” e hanno aggiunto che non avrei sentito la necessità di un confronto con i vicepresidenti. In merito a queste affermazioni, confermo di non avere sentito questa necessità, non solo perché non se ne sentiva il bisogno ma soprattutto alla luce dell’art. 14 del regolamento del Consiglio comunale e dell’art. 46 dello Statuto del Comune. Articoli che precisano il loro ruolo: i vice-presidenti coadiuvano il presidente e lo sostituiscono in caso di assenza o di impedimento. E certamente, non era questo il caso, vorrei ricordarlo ai due colleghi”.
E ancora: “Nella qualità di rappresentante di questo Civico Consesso, ho svolto con terzietà ed equilibrio il mio ruolo, che mira ad assicurare alla cittadinanza messinese che l’intero iter di esecuzione dell’opera non presenti alcun possibile profilo di rischio dal punto di vista della sicurezza tecnica e strutturale. E che pertanto, prima di avviare i cantieri, siano completamente assolti i passaggi propedeutici e ulteriori rispetto alle previsioni progettuali che sono stati messi in evidenza dagli organismi competenti. Mi preoccupo che si punti quindi ad avviare i cantieri dell’opera dando precedenza alle opere cosiddette “complementari”. Ossia quelle che rivestirebbero grande utilità per la nostra città e che pertanto già dalla fase di avvio dell’opera potrebbero alleviare le previste e notevoli sofferenze che essa si troverà a dover affrontare. E, infine, ho espresso la necessità di rassicurare la nostra cittadinanza sull’esclusione del rischio potenziale di carenza o insufficienza idrica durante i lavori di realizzazione dell’opera, con la richiesta di formali impegni in merito alla realizzazione di un dissalatore ad uso dei cantieri, per poi – a fine lavori – da rendere disponibile alla città”.
Continua il presidente: “Sulla base di queste semplici e abbastanza ragionevoli considerazioni formulate a sola difesa della comunità messinese, rilevo come i due consiglieri, piuttosto che sollevare questioni regolamentari di poco interesse per la città se non per i pochi addetti ai lavori dei partiti e della politica, sarebbero dovuti entrare nel merito delle questioni sollevate, eventualmente contestando i temi e le proposte di quella nota, ribattendo nel merito e spiegando alla città le ragioni per le quali loro non ritengano prioritarie quelle richieste. Forse non vogliono che sia fatto un calendario di lavori che rispetti le esigenze della città, o forse ritengono si debbano iniziare i lavori dell’opera senza prima aver fugato ogni dubbio tecnico, strutturale e ambientale emerso da parte di organi terzi, o non ritengono necessario un dissalatore per mettere in sicurezza idrica la città. Oppure, infine, non sono d’accordo a che siano realizzate prioritariamente le opere “complementari” che sono effettivamente utili alla città? Su questi spunti, però, il silenzio…”,
Conclude Pergolizzi: “Del resto, alcuni organi di informazione locale, interpretando correttamente il senso della nota, riportano oggi come il presidente si sia fatto “interprete delle istanze della cittadinanza”. D’altro canto, il diritto di prendere posizioni pubbliche su temi di importanza per tutta la città è proprio anche del presidente. Sperando di aver definitivamente risolto questa strumentale polemica di sola natura politica e di poca utilità per la città, invito i consiglieri interessati a concentrare le forze e dare il proprio contributo per assicurare alla città l’attenzione che merita sulla delicata materia dei cantieri dell’opera – ponte”.