Si torna a parlare di Ponte sullo Stretto di Messina dopo l’annuncio di questa mattina di Enrico Giovannini. Di fronte alle commissioni ambiente e trasporti alla Camera, infatti, il ministro delle infrastrutture ha parlato di un progetto di fattibilità entro la primavera 2022 “per avviare un dibattito pubblico e pervenire una scelta condivisa e evidenziare nella legge di bilancio 2023 le risorse”. Giovannini parla di approccio serio da parte del governo che procederà soltanto basandosi su “dati scientifici seri” e per questo parla dello studio di fattibilità tecnico-economico come la soluzione migliore per poter procedere verso una direzione.
“L’intenzione”, ha spiegato, “è di procedere a un affidamento a Italferr, che consentirebbe di ridurre i tempi essendo una società di grande qualità riconosciuta a livello internazionale”. Mentre riguardo alla tempistica annunciata, il ministro spiega che soltanto così ci sarebbe tempo sufficiente per “consentire di indicare nella legge di bilancio 2023 le decisioni che il governo e il parlamento potranno prendere sulla base di questo studio di fattibilità”.
Inoltre, per gli interventi che verranno attuati parallelamente al progetto di fattibilità, Giovannini ha parlato di mezzo miliardo già finanziato attraverso fondi complementari e risorse statali. Il completamento dell’opera, che secondo il cronoprogramma stilato arriverebbe entro il 2025 e che lo stesso ministro definisce “un programma ambizioso ma realistico”, riguarderebbe, secondo i dati del ministero, oltre 11 milioni di passeggeri su scala nazionale l’anno.