MESSINA – “Dopo l’approvazione in cda del progetto definitivo, a metà febbraio, avvieremo con una comunicazione pubblica la procedura per gli espropri che ci porterà con il Cipess alla dichiarazione di pubblica utilità e l’avvio operativo”.
Il presidente della società Stretto di Messina, Pietro Ciucci, focalizza l’attenzione sugli espropri, uno dei temi caldi per il progetto del Ponte sullo Stretto.
“Stiamo aggiornando il piano degli espropri – dice – e prossimamente partiranno le attività propedeutiche. Faremo tutte le comunicazioni previste dalla legge per affrontare per tempo tutti i possibili problemi in vista dell’avvio formale delle procedure, previsto nel momento in cui il Cipess approverà il progetto, tra qualche mese. Intanto contiamo di fare un aggiornamento di quel protocollo articolato che avevamo già stipulato nel 2011 coi piccoli proprietari e coi Comuni, che stabiliva tempi e criteri per determinare le indennità di esproprio. L’avviso sarà pubblicato insieme all’approvazione del progetto. Vogliamo incontrare i proprietari, dare loro tutti i chiarimenti e dialogare per trovare le soluzioni migliori”.
Le fasi sono due: “Gli espropri non partiranno prima dell’approvazione del Cipess – spiega ancora Ciucci -. Nel frattempo, ci sarà un avviso per le attività preventive. Incontreremo i rappresentanti dei proprietari (Coldiretti, Unione Piccoli Proprietari Immobiliari e l’Associazione Sindacale Piccola Proprietà Immobiliare, ndr). per mettere a disposizione in anticipo tutte le informazioni necessarie. Ancora prima contiamo di stipulare un protocollo coi Comuni di Messina e Villa che ci consenta di dare massima chiarezza a procedure, tempi, metodi e indennizzi. Per ogni situazione cercheremo la soluzione più rapida che riduca al minimo inconvenienti, difficoltà e problemi per gli interessati. L’obiettivo è la mediazione e il confronto fra le parti, per raggiungere accordi consensuali con ciascuno espropriato finalizzati a una tempestiva individuazione del giusto indennizzo in tempi congrui, per trovare altre soluzioni abitative o produttive”.