MESSINA – La Commissione Ponte guidata da Pippo Trischitta, del gruppo Con De Luca per Basile, vuole ascoltare gli espropriandi e realizzare una relazione da inviare al ministero delle Infrastrutture, alla società Stretto di Messina spa e al sindaco Federico Basile. Lo ha spiegato lo stesso Trischitta in una conferenza stampa a cui hanno partecipato anche altri consiglieri. C’erano, ad esempio, i vicepresidenti della commissione Giovanni Caruso (Dc) e Giuseppe Schepis (Basile sindaco), oltre a Raffale Rinaldo (Con De Luca per Basile), Libero Gioveni (Fratelli d’Italia) e due componenti del gruppo misto, Sara Di Ciuccio e Cosimo Oteri.
Trischitta ha spiegato: “Abbiamo pensato di rinviare i sopralluoghi a settembre ma intanto, lavorando nell’interesse della città, abbiamo pensato di fare una relazione dopo l’audizione dei soggetti che subiranno gli espropri. Non parliamo di chi avrà asservimenti o servitù, ma chi avrà espropri ed è inserito in questo piano di espropri totale. Daremo loro la possibilità di parlare in commissione, per raccontare i disagi che i cittadini vivono. La relazione poi sarà data al ministero, al sindaco e alla Stretto di Messina, che comunque ci ha detto più volte che intende ristorare pienamente gli abitanti. Vogliamo dare la parola a loro, agli espropiati. Quindi abbiamo chiesto di far attivare una mail, commissioneponte@comune.messina.it, che da venerdì sarà attiva. Bisognerà prenotarsi tramite questo indirizzo, scrivendo solo nome, cognome, numero di telefono e in quale piano sono inseriti. Poi sarà concordata l’audizione”.
Potrebbe essere previsto, però, un form da compilare. Lo si saprò soltanto nei prossimi giorni, come ha spiegato Schepis che si sta interfacciando con gli uffici tecnici per predisporre al meglio il sistema di prenotazione. Intanto in conferenza è stato Gioveni a prendere la parola: “Non è una commissione pro o contro il ponte. Vogliamo ascoltare i cittadini, i loro disagi e il loro pensiero, formalizzando tutto in una relazione. Il messaggio è questo, il senso è di vicinanza verso i cittadini che non devono pensare che non sono ascoltati”. E Di Ciuccio: “Abbiamo ascoltato i sì e i no, il nostro ruolo è proprio quello di ascoltare tutti, espropriandi compresi”.
Poi Oteri: “Posso comprendere il disagio che subisce un anziano, che subirà un esproprio e non vedrà nemmeno la nascita del ponte o ne subirà i vantaggi. Non comprendo invece i 40enni o le raccolte firme di persone che nemmeno vivono qui. Queste persone che sono andate a lavorare al nord dovrebbero chiedersi perché è successo, perché sono stati costretti ad andare via, anche fuori dall’Italia. A noi serve capire cosa vuole il cittadino. Il ponte è legge e le persone vanno tutelate e capite, se il caso aiutate”.